Medici con l'Africa Cuamm

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Uganda, una luce di speranza

In Karamoja, nel Nord Est dell’Uganda, la maggior parte delle strutture sanitarie è priva di illuminazione notturna; la risposta del Cuamm per garantire assistenza in queste condizioni.

In Karamoja Cuamm assiste mamme e bambini
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    A volte bastano soluzioni semplici per invertire una statistica: lo dimostrano i dati presentati da Medici con l’Africa Cuamm in occasione della prima Conferenza sulla Salute materno-infantile tenutasi a Kampala, in Uganda, dal 15 al 17 giugno 2015. A proposito dei risultati del progetto “Rispondere a un’emergenza cronica”, Peter Lochoro, rappresentante Cuamm nel Paese, ha parlato di 50 “kit per l’energia solare” distribuiti tra il 2013 e il 2014 ad altrettante sale parto nella Regione della Karamoja,  portando così l’attenzione su una questione che troppo spesso diamo per scontato: la disponibilità di luce nelle strutture sanitarie durante la notte.

    Partorire al buio, rischiarato dalla fioca luce di una torcia, è infatti difficile per un medico e ancor più rischioso per la mamma e il suo bambino. Situazioni di questo tipo sono frequenti in luoghi isolati come la Karamoja, nel Nord Est dell’Uganda, priva di illuminazione notturna nella maggior parte degli ospedali e delle strutture sanitarie. Il personale fa quello che puó per prestare assistenza, ingegnandosi con torce e candele.

    Con l’aiuto di Unicef, Medici con l’Africa Cuamm sta fornendo assistenza tecnica per rafforzare il sistema sanitario nei 7 distretti della Regione (approfondisci qui obiettivi e risultati del progetto). Tra gli interventi previsti, anche la distribuzione di kit ad energia solare per illuminare i reparti di Maternità. Si tratta di generatori  che forniscono al personale medico luce e elettricità per consentire l’utilizzo di telefoni, computer portatili e piccole apparecchiature mediche. Non è un caso quindi che nel distretto di Kaabong, la media mensile dei parti notturni sia salita da tre a diciotto, mentre i parti diurni sono rimasti sei.

    Sembra banale ma, come sottolinea Peter Lochoro, «siamo riusciti a rendere il personale medico in grado di svolgere il proprio lavoro con facilità». Nella regione della Karamoja l’obiettivo di Medici con l’Africa Cuamm è infatti quello di accrescere la sopravvivenza delle donne in gravidanza e dei neonati, aumentando l’accesso a servizi sanitari di qualità. I numeri raccolti nel 2014 nei 7 distretti in cui lavora il Cuamm sono incoraggianti: 21.515 parti assistiti con una copertura dei parti attesi pari al  30% (+66,7% dal 2013).

    Tanta strada rimane ancora da fare. Aiutaci anche tu a portare cure e assistenza all’ultimo miglio del sistema sanitario.