Prevenzione e trattamento della malnutrizione Regione di Ruvuma e Simiyu, Tanzania
Da qualche giorno, sto girando per due distretti della regione, facendo monitoraggio e prevenzione insieme allo staff di Medici con l’Africa Cuamm. In questi territori il Cuamm, che è l’unica organizzazione non governativa nel paese, a fianco delle autorità sanitarie distrettuali e regionali, si occupa di garantire, sia nei villaggi sia nelle strutture sanitarie, la prevenzione, l’identificazione e il trattamento della malnutrizione severa e acuta e la promozione della salute materna, neonatale e infantile per la prevenzione dell’Hiv/Aids e della sua trasmissione da mamma a bambino.
Anna Caruana, Junior Project Officer
A Ruvuma e Simiyu contro la malnutrizione
In queste ultime due regioni, Medici con l’Africa Cuamm sta sviluppando un intervento di salute preventiva e curativa nel campo della malnutrizione infantile, mirando ad aumentare le buone pratiche nutrizionali nelle donne incinte e nei bambini fino a due anni; promuovere presso quanti si prendono cura dei bambini nelle comunità (donne soprattutto) le pratiche igieniche e nutrizionali; supportare i centri di salute e gli ospedali presenti nel territorio delle due regioni nell’identificazione e trattamento dei bambini affetti da malnutrizione acuta severa e moderata.
Strategia del progetto
Il progetto del Cuamm nelle regioni di Ruvuma e Simiyu intende agire per prevenire i ritardi o l’arresto nella crescita del bambino, oltre a contrastare la malnutrizione severa acuta (Severe Acute Malnutrition, SAM), a partire dalla gravidanza sino ai primi due anni di vita del bambino, seguendolo in tutti i punti critici del ciclo di vita (gravidanza, parto, cure postnatali) e garantendo la continuità delle cure nei malnutriti.
Nel seguire il bambino e la madre lungo la finestra dei primi 1.000 giorni del bambino (dal concepimento ai primi 2 anni
di vita), il progetto mira a sostenere e migliorare l’efficienza operativa nei servizi sanitari, la qualità e la continuità delle cure garantite ai bambini malnutriti che necessitano del ricovero e del trattamento in struttura sanitaria, garantendo servizi mirati sia a contrastare l’arresto della crescita sia a trattare la malnutrizione severa acuta (SAM). Il progetto inoltre intende rendere più efficaci i riferimenti alle strutture sanitarie e il successivo follow-up dei casi di malnutrizione severa acuta.
Obiettivi
- Ridurre la prevalenza dell’arresto della crescita e aumentare il numero di bambini trattati con successo per malnutrizione acuta severa.
- Trattare fino a 16.163 casi di SAM ed evitare fino a 77.319 casi di arresto della crescita e 1.875 decessi dovuti a SAM.
- Aumentare la conoscenza e le buone pratiche sulla preparazione al parto, sull’appropriata nutrizione della donna incinta e del neonato, sulla corretta alimentazione infantile.
Beneficiari
La progettualità proposta, nel periodo 2016-2019, intende raggiungere 235.000 donne in gravidanza e in allattamento, 198.000 bambini sotto i due anni e trattare 20.000 bambini sotto i 5 anni di età con SAM.
Proposta di sostegno
Tra le attività previste, vi è la somministrazione di barrette proteiche, formule proteiche, sali di reidratazione, latte speciale per i bambini in stato di malnutrizione, alimenti che verranno somministrati presso i centri di salute periferici e presso gli ospedali coinvolti nell’iniziativa.
L’acquisto di questi supplementi terapeutici costerà 54 euro per ciascun bambino trattato per un budget totale di 263.682 euro.
Cosa puoi fare tu
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