Medici con l'Africa Cuamm

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Prende il via, in Mozambico, un intervento innovativo per migliorare l’offerta formativa per giovani di Medicina. Un nuovo progetto di Medici con l’Africa Cuamm, con il contributo di Fondazione Cariparo, insieme ad Associazione Amici dell’Università di Padova e Confindustria Veneto Est.

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    Padova, 12 maggio 2025 – Prende il via a Beira in Mozambico un nuovo importante intervento che ha l’obiettivo di migliorare la formazione e le competenze degli studenti di Medicina dell’Università cattolica che il Cuamm supporta dal 2007.

    Grazie al sostegno della Fondazione Cariparo a cui si affianca quello dell’Associazione Amici dell’Università di Padova e di Confindustria Veneto Est, attraverso lo speciale coinvolgimento del prof. Emerito in Chirurgia dell’Università di Padova e volontario del Cuamm Stefano Merigliano, Medici con l’Africa Cuamm potrà aumentare la qualità della proposta formativa e delle metodologie didattiche per gli studenti di Medicina.

    Il progetto, che ha durata di 3 anni, prevede la realizzazione di nuovo laboratorio di informatica dotato di attrezzature all’avanguardia (4 aule, di livelli diversi, con ciascuna 15 tablet) e di uno Skill-Lab, ovvero un laboratorio di anatomia virtuale che, attraverso un programma già testato e accessibile da qualsiasi supporto, permetterà agli studenti di imparare e studiare l’anatomia con pratiche immersive e innovative. Sarà inoltre attivata una piattaforma software da dove si potrà accedere a tutto il materiale didattico, alle lezioni, agli approfondimenti forniti dalla scuola di Medicina dell’Università di Padova. E in parallelo sarà garantita la formazione dei tutor e degli insegnanti locali per l’utilizzo corretto della piattaforma e degli strumenti predisposti.

    Il quadro si completerà con un Master biennale basato sulle metodologie di “Teaching for learning” dell’Università di Padova con lezioni in presenza e materiali disponibili online.

    L’intervento, pensato e costruito dopo un’attenta analisi della realtà, in stretta collaborazione con l’Università locale, mira a colmare una carenza di spazi, di personale e di materiali adeguati per la formazione clinica dei nuovi medici, problema particolarmente acuto in contesti con risorse limitate come il Mozambico. Tutte le attività del progetto saranno valutate e analizzate con missioni di monitoraggio lungo tutta la durata dei tre anni.

    «Si tratta di un intervento nuovo e molto importante per il Cuamm – afferma don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm –. Siamo convinti che i giovani mozambicani abbiano diritto ad avere tutti gli strumenti più all’avanguardia per diventare bravi medici per il loro paese e per le loro comunità. Il nostro grazie va ai tanti compagni di viaggio che ci affiancano in questo nuovo progetto: alla Fondazione Cariparo per il sostegno; al prof. Merigliano, che è diventato uno dei nostri “volontari”, e all’Università di Padova che offriranno il know-how per far funzionare questo laboratorio e per insegnare agli studenti attraverso queste tecniche innovative, all’Associazione Amici dell’Università di Padova e a Confindustria Veneto Est per il prezioso appoggio garantito. Un modo concreto e misurabile per esportare competenza, professionalità, sapere ed esperienza in un paese che ne ha davvero bisogno per costruire il proprio futuro».

    «Fondazione Cariparo sostiene da sempre la missione e l’operato del Cuamm, talvolta anche unendo le proprie forze a quelle di altre fondazioni di origine bancaria, per assicurarle il massimo supporto possibile. Questo progetto si contraddistingue per la sua carica innovativa, che consentirà, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, a giovani aspiranti medici mozambicani di apprendere le competenze che l’esercizio della professione medica richiede, per poi mettersi al servizio del proprio paese. Un’operazione resa ancora più gratificante dall’opportunità di operare al fianco di partner tanto prestigiosi quanto attenti», sottolinea Gilberto Muraro, presidente della Fondazione Cariparo.

    «Da oltre trent’anni siamo a fianco dell’Ateneo per promuovere e sostenere la valorizzazione delle eccellenze del suo patrimonio culturale – afferma Enrico Del Sole, presidente dell’Associazione degli Amici dell’Università di Padova – con questo progetto abbiamo voluto mettere in “rete” le competenze e le esperienze della Scuola di Medicina dell’Università di Padova ed intervenire, grazie all’impegno del Cuamm e la sinergia con tutti gli enti coinvolti, sulla qualità della formazione degli studenti e delle studentesse della scuola medica di Beira».

    «Confindustria Veneto Est è vicina a Cuamm Medici con l’Africa e ne apprezza e condivide da tempo valori e progetti. Ricordo ad esempio l’iniziativa comune per promuovere la vaccinazione anti-Covid in occasione della recente pandemia. Questo nuovo intervento, particolarmente innovativo, che ci vede insieme va nella direzione di un potenziamento didattico per rafforzare l’infrastruttura sanitaria, che è premessa fondamentale di ogni successivo sviluppo sociale ed economico. Come Confindustria Veneto Est abbiamo, inoltre, recentemente avviato il finanziamento di una borsa di studio per accompagnare il percorso formativo di una studentessa di medicina dell’Università di Beira, per offrire anche un messaggio di fiducia destinato in modo particolare alle ragazze per sostenerne la crescita e l’emancipazione in un paese, e in un continente, dall’alto potenziale e con il quale contiamo di collaborare in modo sempre più intenso e reciprocamente proficuo», così Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est.

     

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