«Una buona notizia da Bangui!» racconta entusiasta Natashia Iuretig, Jpo in pediatria in servizio al Complesso Ospedaliero Pediatrico di Bangui, in Repubblica Centrafricana, uno dei paesi più fragili al mondo con un tasso di mortalità infantile molto alto: ogni 1.000 neonati, 123 circa muoiono entro il primo mese e 139 muoiono prima di compiere 5 anni. «Finalmente le termoculle donate dal Rotary Club Milano Sud Ovest sono arrivate! È stata una lunga attesa, il Covid-19 ha rallentato la loro consegna, come per la maggior parte degli approvvigionamenti. Appena ce le hanno recapitate in ospedale, le abbiamo montate in tempi rapidi e subito messe all’opera. Le culle sono fondamentali per la cura dei neonati pretermine della neonatologia di Bangui, l’unica struttura che accoglie prematuri che alla nascita pesano anche meno di un chilo. Spesso il percorso di questi bimbi è una strada tutta in salita. Lo è negli ospedali italiani e lo è ancora di più qui, in Africa, dove venire al mondo troppo presto non lascia spazio alle cure mediche, per la mancanza di mezzi e risorse. Ma sono proprio i piccoli gesti di cura che ci danno un’opportunità. Ricreare il più fedelmente possibile le condizioni di vita presenti all’interno del grembo materno è la funzione delle culle termiche che ripropongono il calore e il livello di umidità in grado di permettere ai neonati di disperdere la minor quantità possibile di energia e di concentrare tutte le forze sulla crescita». La neonatologia di Bangui l’anno scorso ha registrato 1.601 ricoveri pediatrici, tra cui molti bambini prematuri. Spesso lo staff Cuamm deve usare un’unica culla per due neonati, per permettere a più pazienti le cure necessarie per sopravvivere. Prosegue Natashia «Queste due culle in più permetteranno di aumentare il numero di posti letto della sala destinata al ricovero dei prematuri. In questo modo aiutiamo la nostra neonatologia a compiere un piccolo passo in avanti per il miglioramento delle cure dei neonati».