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Uganda Invasione di locuste

Sciami di locuste sono stati avvistati nel distretto di Amudat, in Karamoja, dove anche Medici con l’Africa Cuamm lavora. La preoccupazione maggiore è per la conservazione dei pascoli, in una regione molto povera e basata su un’economia pastorale. Per le Nazione Unite 20 milioni di persone sono a rischio sicurezza alimentare in Est Africa.

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    Le locuste sono arrivate in questi giorni anche in Uganda, nella regione della Karamoja, segnando l’espansione dell’emergenza che già da dicembre sta mettendo a dura prova il corno d’Africa e la Somalia in particolare.

    Gli sciami di locuste, che seguono la direzione variabile del vento, sono entrati in Uganda dal distretto di Amudat, dirigendosi poi verso quello di Kumi.

    Simone Cadorin, project manager di Medici con l’Africa Cuamm a Moroto, in Karamoja, racconta dal campo:

    «Le cavallette erano in Kenya da un po’ e le aspettavamo anche in Uganda. Per il momento non si vedono ancora seri danni per le coltivazioni, perché qui per fortuna il raccolto è già stato fatto, ma la preoccupazione è rivolta ai pascoli per il bestiame: se dovessero essere distrutti dalle cavallette, con la stagione secca che sta arrivando sarebbe un problema mantenere in vita capre, pecore e vacche».

    La Karamoja, nell’est dell’Uganda, lungo il confine con il Kenya, è una delle regioni più povere del Paese. La popolazione vive di pastorizia e agricoltura di sussistenza e il bestiame rappresenta un capitale di ricchezza per le famiglie.

    Il governo ugandese sta organizzando la diffusione di pesticidi attraverso elicotteri e droni, impiegando anche l’esercito.

    Come riporta BBC, da dicembre ad oggi gli insetti hanno già distrutto oltre 175.000 acri di coltivazioni in Somalia ed Etiopia, mangiando 1.800 tonnellate di vegetazione al giorno. Secondo le Nazioni Unite, 20 milioni di persone potrebbero essere a rischio per l’impatto che le locuste potrebbero avere sulle riserve alimentari.