Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
DONA ORA Il tuo aiuto può fare la differenza

Cabo Delgado Emergenza sfollati

La tensione è sempre più alta nel Nord del Mozambico, dove negli ultimi anni si sono accumulate emergenze su emergenze: dalle violenze al ciclone Kenneth nel 2019, alle epidemie di colera e Covid-19. In questo contesto i bisogni sanitari delle persone sono enormi.

Condividi con i tuoi amici:

    Nella provincia di Cabo Delgado, oltre 600.000 persone hanno lasciato le loro case, in fuga dalle violenze di gruppi armati radicalizzati, e hanno trovato rifugio nell’area di Pemba e dei villaggi circostanti. In molti hanno accolto parenti e amici nelle proprie case, sono nati campi rifugiati prima nei centri abitati e poi in nuove aree separate, ma mancano medicine, cibo, dispositivi di protezione contro il Covid-19, mentre aumentano i casi di diarrea e colera.

    Medici con l’Africa Cuamm è presente dal 2014 nella zona di Cabo Delgado, per occuparsi di salute materno-infantile. Negli ultimi mesi ha sviluppato un intervento per rispondere anche ai bisogni degli sfollati, come spiega Santana Garcias, assistente di progetto nella zona:

    «Stiamo costruendo una rete di attivisti, molto spesso selezionati proprio tra i rifugiati. La priorità è fare prevenzione contro la diarrea, il colera e il Covid-19, oltre che assicurare visite pre-natali e parto assistito alle donne incinte, che sono numerose anche tra i nuovi arrivati. Per fare un esempio, nell’area di Metuge ci sono sei campi, con una popolazione tra i cinque e i diecimila abitanti ciascuno. Il colera è la malattia più preoccupante ora, insieme a malaria e malnutrizione infantile. Stiamo insistendo con la gente perché si rifornisca di acqua solo dalle cisterne che arrivano ogni giorno nel campo, ma molto spesso le famiglie la raccolgono da fonti che potrebbero essere contaminate, aumentando il rischio di colera».

    Come già sperimentato nella gestione di altre crisi umanitarie simili, Medici con l’Africa Cuamm vuole portare assistenza sanitaria sia ai rifugiati che alla popolazione residente, perché in un sistema sanitario sotto pressione per l’arrivo di centinaia di migliaia di nuove persone, è importante rafforzare i servizi sanitari locali pensando al benessere di tutti. Per questo Medici con l’Africa Cuamm ha costruito nuovi punti di salute nei campi e sta rafforzando il sistema di riferimento tra campi e centri di salute esterni per i casi gravi. Allo stesso tempo, anche i centri di salute già esistenti fuori dal campo continuano ad essere supportati, per poter offrire migliori servizi sanitari alla popolazione rifugiata e a quella ospitante.