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L’impegno di una mamma per il futuro dei suoi bambini

Maria è una mamma che vive in Cunene, ha scoperto la brigata mobile del Cuamm ed è diventata una delle 17.000 beneficiarie del programma Fresan, che offre vaccinazioni e screening nutrizionali, fondamentali per lo sviluppo dei più piccoli.

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    Maria Ndapandula è una mamma che vive in Cunene, nel Sud dell’Angola, una terra aridissima, dove la siccità si tocca con mano. Con il marito, fa di tutto per crescere i tre figli in salute e dare loro un futuro: «Nella mia famiglia la sveglia suona alle cinque di ogni mattina. Preparo la colazione a tutti, mio marito va al lavoro presto, poi sistemo i bambini per la scuola. Dopo vado a prendere l’acqua dalla chimpaca (la cisterna) più vicina, pesto il marasame per fare la farina di mais e predispongo il pranzo. Infine, mi concentro sulla cura della mia kefe (la bancarella con i prodotti che vendo). Così, posso garantire il pane ai miei piccoli!».

    Preoccupata di non fare mancare nulla ai suoi figli, Maria ha scoperto la brigata mobile del Cuamm nel comune di Xangongo ed è diventata una delle 17.000 donne che, durante le sessioni di sensibilizzazione promosse dalle parteiras (le assistenti al parto tradizionali), hanno appreso il valore dell’alimentazione corretta e dell’igiene, fondamentali per la crescita dei bambini.

    «Ora – testimonia la mamma – presto attenzione a come trattare l’acqua e a lavare le mani, per salvaguardare la salute dei miei cari. A tutte le mamme consiglio di partecipare alle attività dell’équipe Cuamm, perché come è stato ed è positivo per me, credo possa essere positivo anche per loro!».

    Maria e la sua famiglia beneficiano, così, del progetto “Comunità più resistenti e migliore nutrizione per madri e bambini in Cunene”, sostenuto da Camões, nell’ambito del programma Fresan, attuato dal Cuamm in collaborazione con la Direzione sanitaria comunale di Ombadja, l’Ufficio sanitario provinciale e la diocesi di Ondjiva.

    Il progetto opera grazie alle brigate mobili che offrono vaccinazioni di routine per giovani donne e bambini, screening nutrizionali e rinvio dei casi di malnutrizione acuta alle unità sanitarie, in 33 comunità del comune di Ombadja. Sono, inoltre, promossi la sverminazione dei bambini (dai sei mesi ai cinque anni d’età) e delle donne in gravidanza, nonché un servizio di consultazioni prenatali con fornitura di acido folico, ferro, profilassi della malaria e un kit alimentare in caso di malnutrizione.

    La comunità di Okamudi, dove è nata Maria, sebbene povera e isolata, rappresenta un “porto sicuro”. Con una scarsa diversificazione dei prodotti agricoli al di là del massango, in questo villaggio anche il livello di alfabetizzazione è ancora basso. «Il mio sogno più grande – conclude la mamma – è poter vedere un ospedale e una scuola con condizioni migliori qui, perché abbiamo bisogno di aiuto per continuare a lavorare e dare ai nostri figli il futuro che meritano».

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    Questa news è stata prodotta con il supporto finanziario dell’Unione Europea. I contenuti sono di sola responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm e non riflettono necessariamente la visione dell’Unione Europea.

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