Il sostegno del Cuamm alle popolazioni sfollate
Ha preso avvio un progetto del Cuamm, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per offrire assistenza sanitaria alle popolazioni sfollate a causa del conflitto in Amhara, nel Nord dell’Etiopia.

Medici con l’Africa Cuamm è presente in Etiopia, nella regione Amhara, con un intervento umanitario di supporto alle comunità locali e alle popolazioni sfollate per garantire servizi sanitari e nutrizionali in risposta alla grave crisi causata dal conflitto nel Paese, con un progetto sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’impegno continua con un secondo e nuovo progetto, “Interventi integrati di assistenza e sostegno alla resilienza per le popolazioni sfollate e le comunità circostanti nelle aree colpite dal conflitto dello Stato regionale di Amhara, del Nord Shewa e della zona speciale di Oromia”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in consorzio con Coopi e con Enhanced Rural Self Help Association, presenti all’evento di apertura assieme a rappresentanti del dipartimento di salute della regione North Shewa e di Debre Birhan, nonché i direttori sanitari di alcune delle strutture coinvolte dal programma.
Obiettivo è ripristinare e rimettere in funzione servizi urgenti e fondamentali nell’ambito della nutrizione e della salute per consentire alle persone sfollate e alle comunità ospitanti di vivere in condizioni dignitose. Cuamm si adopererà da un lato per il risanamento di due strutture sanitarie che sono state gravemente danneggiate e saccheggiate durante il conflitto, dall’altro per migliorare la fornitura di servizi medico-sanitari. Questo sarà possibile grazie alla particolare attenzione sulla salute riproduttiva, sulla salute materno-infantile, sulle principali malattie trasmissibili, formando il personale sanitario anche in merito a violenza di genere e servizi per la salute mentale e il supporto psico-sociale.
Durante la presentazione del progetto, Riccardo Buson, rappresentante Paese per il Cuamm in Etiopia, è intervenuto rinnovando l’impegno dell’organizzazione a Debre Birhan per continuare a fornire servizi sanitari fondamentali per i gruppi vulnerabili e maggiormente colpiti dal conflitto, ringraziando per la fiducia rinnovata dalle autorità locali e auspicando di lavorare ancora insieme per rafforzare i rapporti nel territorio e per favorire l’impatto dell’intervento.