Medici con l'Africa Cuamm

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Giornata Mondiale del diabete un trend in crescita

Mentre il diabete diventa sempre più un problema di salute pubblica globale, Cuamm promuove l’accesso a cure eque, gratuite e di qualità.

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    Circa 422 milioni di persone in tutto il mondo convivono con il diabete, la maggior parte delle quali vive in paesi a basso e medio reddito, e ogni anno 1,5 milioni di decessi sono direttamente attribuiti a questa malattia. Si stima che entro il 2045 il numero di persone con diabete salirà a 55 milioni nel solo continente africano.
    Diagnosi, costi e accesso alle cure, rimangono ad oggi le principali sfide per le persone che vivono con il diabete nell’Africa sub-sahariana.

    «Chi vive con il diabete spesso ignora la propria condizione fino a quando non insorgono gravi complicazioni. Questo perché il diabete, come altre malattie non trasmissibili, può essere silente e quindi passare inosservato – ha dichiarato Katunzi Muazema, infermiere specializzato di Cuamm in Tanzania. Negli ultimi anni, tuttavia, sempre più persone si sono rivolte ai centri sanitari per ricever assistenza perché ora conoscono le malattie non trasmissibili e ne riconoscono segni e sintomi. Questo è il risultato del nostro lavoro, che integra attività a livello comunitario e fornitura di servizi sanitari».

    Sebbene gli sforzi economici per far fronte alle malattie non trasmissibili come il diabete siano ancora largamente insufficienti, in Tanzania, Sierra Leone e Mozambico Cuamm continua ad impegnarsi per garantire cure e trattamenti equi, completi, accessibili e di qualità a tutte le persone con una diagnosi di diabete.

    TANZANIA

    In Tanzania, le NCDs, incluso il diabete, sono responsabili del 34% di tutti i decessi annuali, come riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). L’aumento delle NCDs nel paese è aggravato da un accesso limitato all’assistenza sanitaria, da una scarsa educazione alla salute e da strategie di prevenzione inadeguate, soprattutto nelle comunità rurali e svantaggiate. Comprendere le abitudini e il livello di conoscenza della popolazione in merito alle NCDs è essenziale per sviluppare interventi e politiche mirate a combattere questa annosa questione di salute pubblica. In questo contesto, Medici con l’Africa Cuamm sta portando avanti il progetto “CONOSCERE PER CURARE: Combattere le NCDs attraverso la formazione continua del personale in Tanzania”. Uno degli obiettivi principali è rafforzare le strutture sanitarie periferiche nelle aree rurali del distretto di Iringa.
    Le attività comprendono: cliniche mensili e formazione sul campo in 9 centri sanitari (HC) nel distretto di Iringa; raccolta di dati e monitoraggio dei risultati e dei follow-up a livello dei centri; formazione annuale per il personale sanitario del distretto di Iringa; costruzione di una rete di supporto tra pari per la formazione e la supervisione; monitoraggio e registrazione di farmaci; indagini per comprendere i bisogni e le conoscenze della popolazione rurale al di fuori degli HC.
    Nel Distretto di Iringa e presso l’ospedale di Tosamaganga il lavoro di Cuamm sulle NCDs è proseguito nel 2023. L’ospedale agisce come struttura di riferimento distrettuale per la diagnosi e la cura dei pazienti cronici e le strutture periferiche supportano il trattamento e il follow-up. Nel solo 2023, abbiamo effettuato 1.873 visite per il diabete e 79 ricoveri, oltre a 4.298 visite per ipertensione.

    SIERRA LEONE

    Il peso delle malattie non trasmissibili (NCDs) in Sierra Leone è aumentato significativamente negli ultimi anni. Il Ministero della Salute e dell’Igiene Pubblica ha recentemente adottato un “Piano Strategico per le NCDs 2020-2024”, che contribuiscono al 41% della mortalità nel Paese, corrispondente a circa 29.700 decessi all’anno. Tra le cause principali dell’alto tasso di NCDs figurano la scarsa consapevolezza tra i pazienti riguardo a malattie e fattori di rischio – in particolare per il diabete; la grave carenza di farmaci, con solo l’11% delle strutture sanitarie pubbliche che offrono servizi per il diabete; e le disuguaglianze sanitarie, con servizi disponibili più spesso nelle aree urbane (34%) che in quelle rurali (7%).
    Nel distretto di Pujehun, un anno fa abbiamo aperto la clinica PEN-Plus per le malattie croniche non trasmissibili. La clinica, finanziata dal Brigham and Women’s Hospital e dal NCDI Poverty Network, è il risultato della collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Igiene Pubblica della Sierra Leone. Qui si offrono servizi di diagnosi e trattamento per pazienti con malattie croniche comuni, come l’ipertensione e il diabete di tipo 2, ma anche diabete di tipo 1, anemia falciforme, asma, malattie epatiche croniche ed epilessia. Solo nell’ultimo anno, abbiamo effettuato 513 visite per il diabete e 1.143 per l’ipertensione.
    PEN-Plus è una strategia di assistenza integrata mirata a incrementare l’accessibilità e la qualità dei servizi per il diabete di tipo 1, la cardiopatia reumatica, l’anemia falciforme e altre gravi NCDs che colpiscono le comunità rurali e peri-urbane povere nei paesi a basso e medio reddito. PEN-Plus prevede la decentralizzazione dei servizi di assistenza (normalmente disponibili solo negli ospedali di riferimento) verso i primi livelli ospedalieri rurali, dotando gli operatori di livello medio – come infermieri, ufficiali clinici e funzionari sanitari – delle competenze necessarie per fornire assistenza cronica integrata, inclusa la diagnosi, la gestione dei sintomi e il rinvio per cure specialistiche quando necessario. La strategia PEN-Plus si basa sulla strategia di interventi essenziali dell’Oms per le NCDs in contesti a basso reddito.
    Inoltre, un intervento finanziato dalla World Diabetes Foundation (Wdf) è stato implementato da Cuamm nei distretti di Pujehun e nell’area occidentale. Negli ultimi 6 mesi, sono state condotte diverse attività per rafforzare lo screening precoce, il sistema di riferimento e l’educazione comunitaria sul diabete e l’ipertensione, tra cui screening territoriali con la partecipazione attiva dei membri della comunità, incluse leader femminili, e attività di educazione e sensibilizzazione tramite la diffusione di materiali informativi e talk radio. Alla fine di luglio 2024, tali attività hanno raggiunto oltre 6.000 persone durante screening, visite nelle strutture sanitarie e formazione degli operatori.

     

    MOZAMBICO

    In Mozambico, Cuamm continua ad intensificare i propri sforzi per combattere il diabete e le malattie croniche non trasmissibili. Nel 2023, attraverso un intervento finanziato dalla World Diabetes Foundation, abbiamo lavorato per la diagnosi e il trattamento del diabete di tipo 1 pediatrico, intervenendo in 5 ospedali situati nelle province di Sofala e Zambezia. Come risultato, sono state effettuate complessivamente 344 visite per il diabete e 110 ricoveri.
    Quest’anno l’impegno di Cuamm per rispondere alle NCDs, inclusi il diabete di tipo 1 e tipo 2, si è esteso alle province di Maputo, Tete e Cabo Delgado, garantendo così l’assistenza in 58 strutture sanitarie in 5 province grazie al supporto di diversi partner, tra cui World Diabetes Foundation, AICS, PEN-Plus e Mass General Brigham and Women’s Hospital.
    Secondo l’Oms, il Mozambico presenta la più alta percentuale di diabete non diagnosticato (86,7%), seguito dalla Repubblica Unita di Tanzania (79,8%) e dalla Tunisia (75,0%) (Oms, 2018). A livello nazionale, la prevalenza del diabete in Mozambico è del 2,4% tra gli adulti di età compresa tra 20 e 79 anni, e il diabete è causa di morte di 9.485 persone tra i 20 e i 59 anni e di 635 bambini ogni anno.

    Ogni anno più di 15 milioni di persone muoiono prematuramente a causa delle NCDs, con l’85% dei decessi nei paesi a basso e medio reddito (Oms, 2021). Si stima che entro il 2030 le malattie croniche causeranno più decessi delle malattie trasmissibili, anche in Africa. Inoltre, i pazienti cronici (soprattutto con comorbilità) sono più costosi da gestire per i sistemi sanitari e subiscono significative perdite finanziarie a causa dell’incapacità di lavorare per periodi di tempo e dei costi che possono dover sostenere per accedere alle cure. Di conseguenza, prevenzione e trattamento delle NCDs sono parte degli obiettivi sanitari dell’Agenda per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).