Medici con l'Africa Cuamm

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Equalize: un invito ad agire contro il virus dell’Hiv

In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, che ricorre oggi, le Nazioni Unite esortano ad affrontare le disuguaglianze nell’accesso alla prevenzione e alle cure, primo passo per arginare la malattia.

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    Dobbiamo affrontare le disuguaglianze che frenano il progresso nella prevenzione e nella cura dell’Hiv. È questo il messaggio, anzi, un forte invito ad agire da parte delle Nazioni Unite, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, che ricorre ogni primo dicembre.

    Medici con l’Africa Cuamm si impegna con azioni concrete per contribuire ad arginare l’infezione da Hiv, in primis rendendo accessibile il test anche nell’ultimo miglio. Molteplici le attività organizzate durante le due settimane, dal 21 novembre ad oggi, in alcuni degli otto Paesi di intervento del Cuamm.

    «In Tanzania – spiega Chiara Didonè, capoprogetto di un programma finanziato da AICS, con capofila l’Università degli Studi di Firenze – in particolare, nel distretto di Shinyanga, in sinergia con le istituzioni locali, come è consuetudine del Cuamm, abbiamo promosso tre giornate di sensibilizzazione sull’Hiv nei villaggi di Tinde, Ihalo e Didia. Ogni attività è iniziata ricordando che il primo dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids, un’opportunità per aumentare la consapevolezza su una problematica ancora diffusa. Trattandosi di destinatari eterogenei, mamme, bambini, adolescenti, abbiamo scelto di focalizzarci su pochi messaggi chiave per una maggiore efficacia: prevenzione, importanza del test e della terapia, lotta allo stigma sociale. In tutte le tre campagne di informazione partecipano le autorità tanzaniane, assieme al rappresentante del “gruppo Konga”, pazienti in condizione di Hiv. Alla giornata di Tinde hanno preso parte 300 persone, a Ihalo 150 e 170 si sono sottoposte al test. Oggi a Didia ci aspettiamo altri 300 utenti».

    «Ringrazio il Cuamm – testimonia un giovane abitante del villaggio di Ihalo – per essere arrivato fino a qui ad offrire un servizio importantissimo, come il test dell’Hiv, per l’intera popolazione. La struttura sanitaria più vicina è distante mezz’ora di auto e la strada non è sempre facilmente percorribile, soprattutto in questo periodo, nella stagione delle piogge, perciò avere la possibilità di testarci a casa nostra è una salvezza».

    «Anche in Mozambico – riporta Laura Villosio, medico del Cuamm – nella provincia di Tete partecipiamo alla Giornata mondiale contro l’Aids con varie iniziative, insieme con le autorità del Paese, il servizio provinciale e la società civile. Un’occasione per trattare di salute sessuale tra gli adolescenti, il target delle nostre attività. In Mozambico, secondo alcune stime del 2017, si registrano cinque nuove infezioni all’anno ogni 1.000 abitanti. Inoltre, il 38 per cento delle infezioni tra i 15 e i 59 anni ricade nella popolazione di età tra i 15 e i 24 anni. Perciò, molti giovani sono in condizione di Hiv e tanti bambini nascono sieropositivi. Oggi il Cuamm a Tete prende parte ad una fiera di salute dove i nostri attivisti, assieme all’équipe tecnica, promuovono sessioni informative e pièce teatrali. Naturalmente, ognuno ha la possibilità di sottoporsi al test per l’Hiv; offriamo anche l’invito a fare il vaccino contro il Covid-19. La Giornata di oggi è stata anticipata da quindici giorni di attivismo nei villaggi remoti, sempre sul tema Hiv».