Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
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5 MAGGIO GIORNATA DELLE OSTETRICHE

Nella Giornata Internazionale dell’Ostetrica, le studentesse di Padova hanno aperto una raccolta fondi a favore delle loro colleghe di Wolisso.

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    La strada asfaltata ci porta in fretta al villaggio. La donna che ci attende è in realtà una ragazzina stesa su un lettino, che si lamenta per i dolori. Non parla il portoghese, ma solo il dialetto locale. La pancia mi sembra troppo piccola per essere a fine gravidanza, cerco il battito fetale, ma non lo sento. Dentro di me spero sia dovuto alla mia scarsa dimestichezza con lo stetoscopio “antico” e non elettronico con cui sono abituata in Italia. Decido di caricarla in macchina. La macchina corre veloce, mi siedo accanto a lei, che si aggrappa alle mie gambe e mi guarda. Non parlo il suo dialetto, ma spero con tutto il cuore che capisca che sono lì per lei. Il bimbo è podalico e nasce morto. La ragazzina mi guarda e lo so cosa mi chiede con lo sguardo, perché conosco quell’espressione, che è universale. Cerco qualcuno intorno a me che le spieghi che non è colpa sua, che è stata brava ad andare in un centro di salute al momento del parto, ma che la prossima volta, perché è giovane e sicuramente potrà avere altri bambini, deve fare le visite prenatali. Mi sorride e io le sorrido, so che ha capito.

    A parlare è Beatrice, ostetrica a Chiulo, alcuni anni fa. La sua è solo una delle tante storie che ci aiutano a capire l’importanza e il ruolo delle ostetriche in Africa. E oggi, 5 maggio, nella Giornata mondiale a loro dedicata prende il via un’importante iniziativa promossa dalle studentesse del terzo anno del Corso di Laurea in Ostetricia dell’Università degli Studi di Padova che hanno deciso di sostenere la Scuola per Ostetriche di Wolisso, in Etiopia, dove opera Medici con l’Africa Cuamm.

    Per sostenere questa speciale raccolta fondi in appoggio alla formazione delle ostetriche di Wolisso vai sulla Rete del Dono 

    Si tratta di un’iniziativa che nasce dalla collaborazione tra le studentesse di Ostetricia e Medici con l’Africa Cuamm, grazie anche alla Borsa di Studio Michele Mega e al Premio di Laurea Irma Battistuzzi, che permettono di trascorre un periodo di formazione in uno degli ospedali in cui opera il Cuamm. Attualmente, sono tre le ragazze che si trovano a Wolisso: una neolaureata con il Premio di Laura Irma Battistuzzi e due studentesse con la Borsa di Studio Michele Mega. Dal 2016 al 2021, sono partite con il Cuamm 50 tra studentesse in ostetricia e neolaureate da diverse parti d’Italia.

     

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    Ostetriche competenti e preparate ad affrontare le emergenze sono risorse indispensabili per garantire a mamme e bambini il diritto alla salute, lì dove i tassi di mortalità materno infantile legati al parto sono i più alti del mondo.

    Tutte in prima linea, con la loro competenza professionale, per assistere le future mamme nel momento del parto, in continuità con il programma di Medici con l’Africa Cuamm “Prima le mamme e i bambini. Persone e competenze”, che mira a consolidare la cura di mamme e bambini nei primi 1.000 giorni, e a promuovere lo sviluppo delle risorse umane e delle competenze: sono gli operatori, infatti, il motore fondamentale del miglioramento dei servizi e dei sistemi sanitari.

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