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Gli ospedali di Wolisso e Matany riscontrano discrete differenze circa la tipologia di servizi erogati, i livelli di attività e di personale, che vanno ad influenzare i costi totali delle due strutture.
Nei paesi dell’Africa Sub-sahariana spesso è molto difficile poter valutare adeguatamente le performance degli ospedali con gli strumenti utilizzati nei paesi più ricchi.
Al fine di migliorare l’accesso ai servizi sanitari da parte di popolazioni povere rurali, in alcuni paesi si sono sviluppate forme di assicurazione sanitaria a livello comunitario.
Nei paesi dell’Africa Sub-sahariana gli ospedali not for profit vengono finanziati attraverso i contributi dello Stato, il pagamento dei servizi a carico dei pazienti e l’aiuto internazionale.
Nei paesi a risorse limitate gli ingenti costi di una struttura ospedaliera richiedono un finanziamento spesso difficile da reperire, sia per il sistema pubblico che per gli ospedali privati not for profit.
Un progetto promosso dagli studenti per migliorare le competenze sanitarie presso l’ospedale di St.Luke in Etiopia, in un contesto ancora carente di forza lavoro.
Continua l’impegno del SISM nella cooperazione sanitaria con il “Progetto Ecografia”, con lo scopo di migliorare le prestazioni degli ospedali di Wolisso e Tosamaganga.
Nel 2017 c’è stato il più grande aumento di miliardari nella storia: uno in più ogni due giorni. L’1% più ricco della popolazione mondiale possiede quanto il restante 99%.
Nei paesi dell’Africa Sub-sahariana la Primary Health Care resta ancora un miraggio per quella fascia di popolazione che non può permettersi nemmeno le cure di base.
Medici con l’Africa Cuamm, impegnato in Sud Sudan a sostegno di 5 ospedali e 150 strutture sanitarie periferiche, con oltre 1.000 operatori sul campo tra staff locale e internazionale, aderisce all’appello di Papa Francesco in segno di vicinanza e solidarietà verso la popolazione sud sudanese che tanto sta soffrendo a causa della fame e degli scontri interni.