Vogliamo rispondere alla richiesta delle autorità sanitarie locali e fare la nostra parte per rilanciare l’ospedale più importante di Freetown per la salute materno-infantile.
Vogliamo rispondere alla richiesta delle autorità sanitarie locali e fare la nostra parte per rilanciare l’ospedale più importante di Freetown per la salute materno-infantile.
Vogliamo rispondere alla richiesta delle autorità sanitarie locali e fare la nostra parte per rilanciare l’ospedale più importante di Freetown
per la salute materno-infantile. Ebola è passata, noi siamo ancora qui.
E’ di oggi la conferma del primo caso di Coronavirus in Africa sub-Sahariana. In Nigeria. A portarlo un italiano proveniente da Milano. Il commento di Giovanni Putoto, responsabile della Programmazione e dell’Area scientifica del Cuamm, alla luce dell’esperienza maturata negli anni passati con Ebola.
Il commento di Giovanni Putoto, responsabile della ricerca e programmazione di Medici con l’Africa Cuamm, al rischio del diffondersi di una nuova epidemia di Ebola in Africa.
Nella bufera di Ebola che ha colpito la Sierra Leone tra il 2014 e il 2015 abbiamo speso tutte le nostre energie per fronteggiare l’emergenza e sostenere un sistema sanitario al collasso. Ma non ci bastava. Abbiamo lavorato fianco a fianco con la Fondazione Bruno Kessler per individuare un modello per contenere il contagio. I dati della ricerca condotta insieme sono stati presentati ieri al World Economic Forum.
Una ricerca su Ebola, nata dalla collaborazione tra Fondazione Bruno Kessler e Medici con l’Africa Cuamm, vince il premio Aspen 2016.
Pietro Del Re su La Repubblica del 23 novembre 2016 racconta la Sierra Leone del post Ebola e l’impegno dei nostri medici sul campo.
In Sierra Leone continua il lavoro di ricostruzione di un sistema sanitario fragile e distrutto da Ebola. Importanti i risultati sia a Freetown sia a Pujehun.
Gara di solidarietà a Freetown: Cooperazione Italiana, Fondazione Prosolidar e Fondazione Cariparo accanto al Cuamm per assistere il Princess Christian Maternity Hospital.
In questi giorni è stata inaugurata la prima casa d’attesa del distretto di Pujehun, ricavata dalla conversione di una delle unità di isolamento costruite durante Ebola. In una regione in cui i trasporti sono molto difficili, servirà a ospitare le donne nei giorni prima del parto, per assisterle e soccorrerle tempestivamente in caso di emergenza ostetrica.
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