Donate 5.000 sacche di sangue grazie al sostegno della Cooperazione italiana e inaugurata una nuova unità di terapia intensiva per le emergenze ostetriche.
Donate 5.000 sacche di sangue grazie al sostegno della Cooperazione italiana e inaugurata una nuova unità di terapia intensiva per le emergenze ostetriche.
Centinaia di morti nella tragedia del 14 agosto, Medici con l’Africa Cuamm collabora con le autorità locali per portare aiuto
Da Freetown, in Sierra Leone la testimonianza del nostro medico Alberto Rigolli, dopo che lunedì 14 agosto un fiume di fango ha travolto parte della città causando centinaia di vittime.
L’ultimo miglio non è solo di terra, a volte è anche di acqua. Fabio Manenti, Responsabile dei Progetti di Medici con l’Africa Cuamm, ci porta con questa testimonianza a Bonte, dove la difficoltà principale nel costruire un sistema di riferimento sono i grandi fiumi e le distese d’acqua.
Quattro distretti e quattro ospedali pubblici coinvolti per un totale di 2.874.000 persone servite. Con una nuova progettualità, stiamo sostanzialmente raddoppiando il nostro intervento in Sierra Leone.
Il primo marzo 2016, con l’arrivo del primo medico Cuamm a Freetown, iniziava il nostro intervento all’interno del Princess Christian Maternity Hospital, la più importante maternità della Sierra Leone. A Freetown come a Pujehun siamo rimasti a fianco delle donne nel momento difficile del post Ebola, perché vogliamo aiutare le comunità a costruire il proprio futuro.
Sabato 4 marzo, alle ore 18, a Padova, presso la sede di Medici con l’Africa Cuamm, Pietro De Re, giornalista di Repubblica, presenta il suo ultimo libro. Con la speciale partecipazione di Marco Paolini.
Arrivato a Lunsar da poche settimane, insieme alla moglie Dorothee e al figlio Tobias di 4 mesi, Arne Beguin 31 anni, olandese, specialista in Medicina tropicale, con una lunga esperienza nei Paesi in via di sviluppo, ci racconta il suo impatto con la Sierra Leone e con il suo nuovo incarico come capo progetto Cuamm nell’ospedale San Giovanni di Dio.
Il Cuamm è stato invitato dal Ministero della Salute e dalla Banca Mondiale a presentare la sua esperienza e le buone pratiche sviluppate a Pujehun nell’affrontare le emergenze ostetriche e pediatriche. Un riconoscimento per il lavoro svolto in collaborazione continua con i medici locali e le comunità.
Nella bufera di Ebola che ha colpito la Sierra Leone tra il 2014 e il 2015 abbiamo speso tutte le nostre energie per fronteggiare l’emergenza e sostenere un sistema sanitario al collasso. Ma non ci bastava. Abbiamo lavorato fianco a fianco con la Fondazione Bruno Kessler per individuare un modello per contenere il contagio. I dati della ricerca condotta insieme sono stati presentati ieri al World Economic Forum.
Cerca la testimonianza da
Dona una buona causa che si traduce in un impegno concreto.
Scopri di piùPartecipa al nostro impegno
Istituzioni e agenzie internazionali al nostro fianco