Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
DONA ORA Il tuo aiuto può fare la differenza

Etiopia Insieme per la cura della malnutrizione infantile

I piccoli pazienti dell’ospedale di Wolisso hanno bisogno del tuo aiuto: insieme raggiungeremo gli obiettivi di questo progetto, ambiziosi e necessari.

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    Contesto

    Nonostante i miglioramenti registrati negli ultimi anni, l’Etiopia resta tra i paesi dell’Africa subsahariana col più alto tasso di malnutrizione in età pediatrica. Il 9% dei bambini etiopi al di sotto dei 5 anni è affetto da malnutrizione acuta, il 40% da malnutrizione cronica.

    Nel febbraio 2010 Medici con l’Africa Cuamm ha inaugurato un’unità di riabilitazione nutrizionale dell’età pediatrica (Therapeutic Feeding Centre), adiacente al reparto di Pediatria dell’ospedale San Luca di Wolisso, in Etiopia, dove è presente dal 2000.

    L’unità, gestita da personale infermieristico qualificato coordinato da un pediatra italiano, collabora con il Dipartimento dei Salute pubblica e gli operatori sanitari che lavorano per l’assistenza dei pazienti e delle loro famiglie una volta rientrati nelle comunità di appartenenza.

    Alcuni numeri

    Nel 2014 presso il reparto di Pediatria dell’ospedale di Wolisso

    3.089 ricoveri
    325 ricoveri per malnutrizione grave
    3,8%
    mortalità
    4,3% mortalità per malnutrizione grave
    150 euro
    il costo della riabilitazione nutrizionale di un bambino

     

    Obiettivi

    Gli operatori di Medici con l’Africa Cuamm sono al lavoro nell’ospedale San Luca di Wolisso per garantire:

    • la riabilitazione nutrizionale di circa 325 bambini colpiti da malnutrizione acuta;
    • il sostegno alimentare ai parenti dei bambini ricoverati;
    • il contributo alle iniziative di assistenza e controllo dei bambini riabilitati, coordinate dal Dipartimento di Salute pubblica dell’ospedale.

     

    Attività

    Con il tuo aiuto i bambini ricoverati potranno contare su un completo programma di riabilitazione nutrizionale, della durata di quattro settimane, comprendente:

    • la presenza di un ambiente salubre ed igienico, oltre alla disponibilità di farmaci e materiale di consumo;
    • la formazione di personale qualificato, motivato e pronto ad affrontare situazioni umanamente molto coinvolgenti;
    • la disponibilità di latte terapeutico a diverso contenuto proteico e calorico, per la vera e propria riabilitazione nutrizionale;
    • la possibilità supportare i componenti della famiglia nel periodo di permanenza in ospedale;
    • la garanzia di assistere i bambini che superano la fase più acuta, tramite visite ambulatoriali e domiciliari una volta dimessi (follow-up).

    Cosa puoi fare

    Con il tuo aiuto puoi assicurare a un bambino malnutrito il programma di riabilitazione nutrizionale, necessario per recuperare il suo sorriso. Contattaci per effettuare una donazione cuamm@cuamm.org o sostieni online il nostro impegno

    DONA ORA

     

    Per approfondire

    «Elias ha 18 mesi. All’arrivo pesava appena 3,5 kg, la sua mamma Asibe se lo ricorda bene. Ora sorridono entrambi e il piccolo corre da una stanza all’altra. La mamma ripete ogni giorno la semplice ricetta che ha dato il sorriso al suo bimbo. Raccoglie attorno a sé le mamme dei nuovi arrivati e insegna a loro come usare bene il buon cibo che anche nelle loro povere terre si può coltivare. Nelle feeding units, i medici sono pochi e non servono se non nella fase acuta di malattia. Povertà ignoranza e isolamento: ecco le vere cause di malnutrizione…le feeding units sono nate per sconfiggere questi mali.

    Il segreto del successo è la conoscenza e la condivisione. Asibe è ancora povera ma ora sa come utilizzare le sue poche risorse. Ora vuole tornare con il suo bimbo al villaggio per raccontare a tutti cosa succede nella casa del cibo».
    Silvia Palatron, pediatra di Medici con l’Africa Cuamm, 2014

     

    ⇒ L’intervento di Medici con l’Africa Cuamm presso l’Ospedale St. Luke di Wolisso

    ⇒ Leggi le altre testimonianze dall’ospedale di Wolisso raccolte nel blog di Io Donna “Cartoline dall’Africa”