Gli attivisti per la salute Geração Saudável
A Beira, in Mozambico, dal 2009 un’associazione di giovani si impegna per informare i coetanei sugli stili di vita salutari, anche dal punto di vista sessuale. In un paese in cui il 10,8% della popolazione deve fare i conti con l’Hiv, poter parlare di questo problema tra ragazzi, in maniera informale ma consapevole, è un’occasione molto importante.
Edson oggi ha 21 anni e racconta orgoglioso di come, insieme ad un gruppo di amici, ha visto nascere quella che ora è un’associazione riconosciuta ed apprezzata dalle istituzioni locali e nazionali.
Tutto è iniziato nel 2009, una domenica pomeriggio, quando un gruppo di quindicenni di Beira decide di partecipare ad un evento organizzato da Medici con l’Africa Cuamm sul tema “La salute e i giovani”. È la prima occasione per quei giovani per discutere dei loro stili di vita, della loro salute e del loro ruolo nella società. L’appuntamento domenicale diventa presto per il gruppo un momento di confronto prezioso, grazie anche al sostegno del Cuamm e di Kuplumussana, l’associazione di madri sieropositive legata a Medici con l’Africa Cuamm ed impegnata da anni nella sensibilizzazione sull’Hiv. Molti dei giovani dell’associazione sono figli dei membri di Kuplumussana ed esempio vivente del successo di una corretta terapia antiretrovirale, contro la trasmissione del virus da madre a figlio.
“Incontrarci settimanalmente – racconta Edson – non era abbastanza, sentivamo di doverci dare da fare attivamente e contribuire all’educazione e alla prevenzione dei nostri coetanei e dare una possibilità in più agli altri”.
È cosi che nasce il “teatro di strada”: si mettono in scena brevi rappresentazioni nelle piazze e nei mercati più affollati della città di Beira, per iniziare a veicolare, in modo leggero, messaggi legati all’importanza di prendersi cura della propria salute e su come è possibile combattere un nemico silenzioso come l’Hiv. Si affrontano anche temi come la violenza sulle donne e le gravidanze premature. Queste attività hanno avuto subito, e continuano ad avere, un successo enorme, con la partecipazione di decine di persone ai dibattiti che possono seguire.
Anche l’offerta delle attività è aumentata e continua a diversificarsi e perfezionarsi. Oltre alle strade anche le scuole sono diventate palcoscenici per questi attori improvvisati e il sistema scolastico ha accolto volentieri queste attività di educazione sessuale e sanitaria, a cui si sono aggiunte altre iniziative come il cineforum, l’organizzazione di concerti e di fiere di salute. L’appoggio continuo del Cuamm ha permesso di elevare la qualità delle attività: molta attenzione infatti è da sempre dedicata alla formazione degli “attivisti”, che rappresentano il collegamento tra la società civile ed il sistema sanitario, qui in Mozambico purtroppo ancora molto lontani tra loro.
Oggi sono 25 i membri dell’associazione, tutti attivisti inseriti all’interno del programma Geracao BIZ, uno sforzo congiunto fra il Ministero della Salute, quello dell’Educazione e della Cultura e e quello dello Sport. Grazie a loro è stato possibile rafforzare il sistema dei Servizi Amici dei Giovani e Adolescenti (SAAJ), dei luoghi dove è possibile ottenere consulenze sulla salute sessuale e riproduttiva, test per l’Hiv, ritirare preservativi e sottoporsi alla terapia antiretrovirale, tutto rigorosamente gratuito. I SAAJ, non essendo delle vere e proprie unità sanitarie ed offrendo un servizio ad hoc per i giovani, rappresentano un ambiente ideale per gli adolescenti che hanno bisogno di risposte ma non sanno a chi rivolgersi. Al loro interno alcuni degli attivisti sono stati formati per eseguire test per l’Hiv durante le attività nelle strade e nelle scuole.
“Negli anni quel gruppo di amici ha assunto sempre più le caratteristiche di una vera organizzazione, che nel 2014 è stata riconosciuta ufficialmente e, ad oggi, conta 25 membri”.
Edson, che oggi è il presidente di questa giovane associazione, guardando al passato si dice orgoglioso del cammino fatto. Guardando al futuro sente la responsabilità della sfida che la sua associazione si sta ponendo. Lui e i suoi compagni vogliono far crescere e migliorare il proprio paese: sentono la responsabilità dell’impegno, al quale non si vogliono sottrarre.
Nel frattempo, Edson ha iniziato a lavorare part-time nel dipartimento di salute comunitaria del Cuamm a Beira e dal 2015 è parte integrante dello staff del nostro team a Beira. Noi di Medici con l’Africa Cuamm, che amiamo le sfide, vogliamo stare a fianco di Edson e dei suoi amici, per sostenerli fino alla loro completa autonomia, augurandoci che conservino sempre lo stesso coraggio, la determinazione e la voglia di sognare.
Damiano Pizzol,
Coordinatore del progetto di ricerca con l’Università Cattolica del Mozambico