Medici con l'Africa Cuamm

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Ripartire con Alberto Mantovani e Noemi Bazzanini

Prosegue il cammino di avvicinamento all’Annual Meeting con altri due ospiti che saranno con noi il 13 novembre al Gran Teatro Geox.

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    Prosegue il cammino di avvicinamento all’Annual Meeting con altri due ospiti che saranno con noi il 13 novembre al Gran Teatro Geox per vivere insieme le tante dimensioni di una ripartenza che ci accomuna tutti.

    Alberto Mantovani, Presidente Fondazione Humanitas per la ricerca, fin dall’inizio ha sostenuto Medici con l’Africa Cuamm per la campagna di vaccinazione in Africa, promuovendo questa grande sfida.

    Perché è importante partecipare all’Annual Meeting?

    Partecipo per condividere, contribuire e ringraziare. Condividere ad esempio la visione del “con” e l’obiettivo di trasformare un vaccino in una vaccinazione. Contribuire con il poco che so. Ringraziare le persone del Cuamm per quello che fanno e rappresentano, anche al posto mio.

    Cosa significa per lei ripartire?

    Per me ripartire vuol dire raccogliere la sfida della ricerca, dell’insegnamento in presenza, e della conoscenza. Dell’attraversare il non conoscere al servizio della scienza e della salute, e della salute condivisa.

    Ripartire “con”…?

    Sono tanti i miei “con”: con membri della mia famiglia, con i membri del mio laboratorio che mi sono Maestri, con le organizzazioni della società civile che vivono “con”, dalle organizzazioni del mio quartiere a Cuamm.

     

    Noemi Bazzanini, riparte per la Tanzania inserita in un progetto sulle malattie croniche. Infettivologa, in prima linea nell’emergenza Covid-19 all’Ospedale di Parma, nel 2018 aveva svolto servizio con Medici con l’Africa Cuamm come Jpo e poi come medico in malattie infettive a Shinyanga e Songambele, in Tanzania.

    Perché è importante partecipare all’Annual Meeting?

    È un momento importante per fare advocacy: essere tanti, vendendo di persona, significa esprimere un impegno e una presa di coscienza maggiore, per spostare qualcosa a livello di opinione pubblica e di istituzioni.

    Cosa significa per te ripartire?

    Torno in un paese in cui sono già stata anche se in un posto diverso, dopo circa due anni, il tempo del Covid. Ogni volta che riparti è sempre cominciare qualcosa di nuovo, richiede tutto l’impegno delle cose nuove, ma dà anche la speranza di fare bene. È una bella occasione, dà una forte carica!

    Ripartire “con”…?

    Lavorerò un po’ in reparto, un po’ in ambulatorio, ma la parte più nuova sarà lavorare con i Jpo, dovrò prendere le misure. Direi con la capacità di rimettersi in gioco su tutto e di riscoprire.