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LA COMUNITÀ: CHIAVE DEL CAMBIAMENTO

Si conclude l’intervento a sostegno della campagna vaccinale contro il Covid-19 nel distretto di Kolfe Keranyo nella capitale etiope. Il dialogo e la relazione con le comunità sono state la chiave per la buona riuscita del progetto.

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    495.348 i casi e 7.572 i decessi per Covid-19 registrati in Etiopia dal 3 gennaio 2020 al 20 dicembre 2022 secondo i dati dell’OMS. Addis Abeba è stata individuata come area ad alto rischio e Medici con l’Africa CUAMM ha sviluppato un intervento di risposta emergenziale a Kolfe Keranyo, uno dei distretti della capitale etiope più soggetti a disastri, densamente popolato e caratterizzato da una forte povertà urbana e da insediamenti informali dove l’accesso ai servizi sanitari e alle risorse primarie come l’acqua sono limitati.

    Il progetto “Support to the roll out of Covid-19 vaccination campaign in Addis Ababa”, gestito dall’International Rescue Commitee (Irc), con fondi dell’Unione Europea attraverso la Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Echo), si estende a 10 Woreda. Tra gli obiettivi principali, sensibilizzare la popolazione riguardo la vaccinazione contro il Covid-19 tramite campagne a livello comunitario, fornire supporto logistico e finanziario all’amministrazione di Addis Abeba per la campagna vaccinale, e supportare il sistema di monitoraggio e raccolta dati riguardo la popolazione vaccinata.

    Diverse sono state le strategie attuate per raggiungere il maggior numero di persone con l’attività di sensibilizzazione e decostruire falsi miti e paure riguardo il vaccino per il Covid-19, tra queste la diffusione di messaggi radio che incoraggiano alla vaccinazione, la produzione di un documentario che ha coinvolto madri e donne in gravidanza trasmesso in uno dei canali più seguiti ad Addis Abeba, la formazione del personale medico sanitario. Sono state oltre 220.000 le persone coinvolte, con visite a domicilio, sessioni nelle scuole, nei mercati e nelle aree molto frequentate. Si stima che le attività di mobilitazione comunitaria organizzate, ad esempio diffondendo messaggi di sensibilizzazione a bordo di mini-van, abbiano raggiunto quasi un milione di persone da inizio giugno 2022 ad oggi.

    Attori fondamentali del progetto sono stati le operatrici e gli operatori sanitari, e i volontari coinvolti direttamente dalle comunità delle Woreda di Kolfe Keranyo, che grazie alla loro dedizione, alla formazione ricevuta e alla conoscenza profonda delle comunità, hanno convinto famiglie e persone vulnerabili a farsi vaccinare contro il Covid-19. Molti inizialmente erano titubanti, in particolare per paura e per miti e false credenze come paura dell’infertilità, di avere una trombosi, paura di morire per il vaccino, la convinzione che il Covid-19 non esista o che solo Dio lo possa guarire, la paura dello stigma sociale, il timore che il vaccino fosse solo un mezzo di strumentalizzazione politica del vaccino. La presenza di operatori e volontari è stata chiave per costruire un legame di fiducia e aprire a un dialogo costruttivo con le persone, permettendo loro di sentirsi ascoltate e coinvolte, e fornendo informazioni riguardo il Covid-19.

    Più di 50.000 sono infatti le persone vaccinate appartenenti alle categorie più vulnerabili, in particolare donne incinte o che allattanno, persone con disabilità, con malattie croniche, e che hanno più di 50 anni. Oltre al lavoro di sensibilizzazione, Medici con l’Africa Cuamm ha supportato la campagna vaccinale nazionale dal punto di vista finanziario e logistico, tramite la fornitura di materiale medico e il pagamento del personale sanitario coinvolto. L’intervento perciò ha permesso ai centri di salute delle Woreda coinvolte di raggiungere e vaccinare la popolazione prevista, cambiando l’attitudine verso la prevenzione e il controllo della pandemia.

    Lo scorso 27 dicembre si è tenuto l’evento di chiusura con la partecipazione dei vari attori del progetto, tra cui le autorità di Kolfe Keranyo e del dipartimento finanziario e della salute di Addis Abeba, e parte del personale medico-sanitario dalle 10 Woreda interessate. È stata l’occasione per Ademe Tsegaye, coordinatore dei programmi Cuamm in Etiopia, e Teklu Mulugeta, responsabile del monitoraggio e della valutazione, di raccontare i risultati raggiunti, le sfide affrontate, gli imprevisti gestiti e lezioni apprese anche nell’ottica di migliorare la gestione di interventi futuri. Un impegno quotidiano “con” le comunità, che anche questa volta, come sempre, è stato possibile grazie alla solida e continua collaborazione con autorità e istituzioni locali.

     

     

    https://ec.europa.eu/

    Questa news è stata prodotta con il supporto finanziario dell’Unione Europea. I contenuti sono di sola responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm e non riflettono necessariamente la visione dell’Unione Europea.