Medici con l'Africa Cuamm

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IMPULSE IL VALORE DEI DATI

La sede di Medici con l’Africa Cuamm ospita l’incontro di valutazione del progetto Impulse – Improving Quality And Use Of Newborn Indicators, al tavolo i partner coinvolti nella ricerca.

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    2,4 milioni sono le morti perinatali registrate ogni anno nel mondo, la maggior parte delle quali prevenibili ed evitabili. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 prevedono la riduzione della mortalità neonatale a non più di 12 su 100.000 nati vivi entro il 2030. Nella realizzazione di tale obiettivo, il ruolo dei dati è fondamentale per guidare azioni concrete in contesti ad alto tasso di mortalità come l’Africa sub-sahariana.

    Si è tenuto ieri, presso la sede di Medici con l’Africa Cuamm, l’incontro per il bilancio intermedio del progetto Impulse – Improving Quality And Use Of Newborn Indicators, realizzato da Medici con l’Africa Cuamm, Burlo Garofolo WHO Collaborating Center, London School of Hygiene & Tropical Medicine e in collaborazione con Ifakara Health Institute, Tanzania e Makerere University, Uganda; con il supporto di Chiesi Foundation. Al tavolo, parte dell’ équipe coinvolta nella ricerca.

    «La qualità e l’utilizzo dei dati neonatali come sappiamo è scarso in questi contesti. Con il progetto IMPULSE vogliamo documentare in modo scientifico la situazione in ognuno dei paesi coinvolti per poter in futuro utilizzare questi dati nella programmazione di interventi specifici, orientati al miglioramento delle cure neonatali» dice Francesca Tognon responsabile del progetto per Medici con l’Africa Cuamm.

    La ricerca mira a generare prove su strumenti e metodi efficaci e sostenibili per migliorare la disponibilità, la qualità e l’uso dei dati nell’Africa sub-sahariana, con l’obiettivo ultimo di contribuire al miglioramento della salute neonatale. Etiopia, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Uganda sono i quattro i paesi coinvolti nello studio.

     «Il progetto IMPULSE rappresenta una tappa fondamentale per la Fondazione che ha infatti da qualche anno deciso di riorientare il programma di ricerca per avere un impatto più significativo nel campo della salute globale, in particolar modo nel miglioramento delle cure neonatali nei paesi a basso e medio reddito (LMIC). In questo senso, sono tre gli aspetti di questa ricerca che riflettono perfettamente la missione e la strategia di Fondazione Chiesi e sono l’approccio a lungo termine, l’unico che riteniamo possibile ed efficace, il ruolo centrale della raccolta e analisi dei dati, essenziale per guidare la fase operativa e la ricerca scientifica che da sempre è al centro dell’impegno della Fondazione». Massimo Salvadori– Chiesi Foundation Coordinator.

    Medici con l’Africa Cuamm si impegna da anni nella ricerca riconosciuta come parte integrante del piano strategico dell’Organizzazione, complementare all’attività sul campo e anzi funzionale a risultati sempre più efficaci. Fare ricerca, infatti, significa per noi studiare e conoscere a fondo i contesti in cui operiamo, adottare un metodo critico del nostro lavoro, individuare le buone pratiche basandoci su evidenze scientifiche, e significa anche assicurare una accountability precisa del nostro operato. In questo senso fare ricerca significa fare cooperazione di qualità, in rete con le comunità scientifiche internazionali e orientata all’innovazione.