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Formare è prevenire

La storia di João Inácio Yala, tecnico di medicina preventiva e membro della squadra di vaccinazione presso l’Ospedale Rurale di Nhamatanda.

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    Il piano nazionale di vaccinazione contro il Covid-19 è stato lanciato in Mozambico il 5 marzo 2021 con il motto “Vaccinare, sì. Prevenire, sempre”.

    La prima fase della campagna vaccinale è iniziata dall’8 al 12 marzo 2021 in tutte le province. In questa fase sono stati coperti il ​​personale sanitario, i partner di cooperazione coinvolti nelle attività nelle unità sanitarie, i pazienti diabetici. Sono stati stabiliti criteri di ammissibilità per la campagna di vaccinazione contro Covid-19 e i tecnici di medicina preventiva (TMP) sono stati schierati in prima linea. Coinvolti nell’intero processo, dal ricevimento del vaccino presso l’unità sanitaria, alla catena del freddo, alla sensibilizzazione del personale sanitario e alla somministrazione del vaccino stesso.

    I vaccini sono stati conservati nel deposito distrettuale e vengono trasportati al sito di vaccinazione in due scatole isotermiche, una che funge da frigorifero e l’altra per la conservazione. João Inácio Yala è un tecnico di medicina preventiva presso l’Ospedale Rurale di Nhamatanda, con 3 anni di esperienza lavorativa: un tempo era un autista presso l’unità sanitaria ma dopo gli studi è stato inserito nel Programma di vaccinazione estesa. Il capo medico distrettuale ha nominato lui e altri tecnici per far parte della squadra di vaccinazione presso la sede distrettuale dell’ospedale rurale di Nhamatanda. Uno dei primi compiti è stato di sensibilizzare gli operatori sanitari per ricevere il vaccino. Gli operatori sanitari, all’inizio, si rifiutavano di vaccinare per paura e per mancanza di conoscenza. Non c’era un’adeguata formazione per i professionisti coinvolti nella campagna e João e il suo team si sono occupati di diffondere le informazioni sul Covid-19 e sui vaccini attraverso incontri collettivi e scambi individuali.

    Nel sito di vaccinazione sono state allestite due tende. La prima tenda era destinata ai chi presentasse i sintomi di Covid-19, per la misurazione della temperatura e la verifica dei criteri di ammissibilità (avere più di 18 anni, non essere incinta o in allattamento). Qui i dati del personale vengono inseriti nel registro: dopo la vaccinazione il personale attende per 15 minuti. Nella seconda tenda, chiusa, la vaccinazione viene effettuata dall’operatore utilizzando i dispositivi di protezione individuale. La vaccinazione contro il Covid-19 è un’esperienza nuova e impegnativa, ma molto importante. Vaccinare è fondamentale per immunizzare e mantenere una vita sana.

    “E’ stato un privilegio poter essere tra i primi a beneficiare del vaccino – racconta João – e poterlo diffondere”.

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