Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
DONA ORA Il tuo aiuto può fare la differenza

Dal Veneto alla Sierra Leone e ritorno

Di fronte all’emergenza che ha colpito il nostro paese in questi mesi, il Cuamm ha deciso di fare la sua parte coinvolgendo amici e sostenitori. Ma la sfida più grande rimane l’Africa.

Condividi con i tuoi amici:

    Dopo un viaggio in Sierra Leone che, a gennaio, ha visto una delegazione del gruppo di appoggio “Ferrovieri con l’Africa” e l’assessore regionale ai trasporti, Elisa De Berti, visitare il paese africano e conoscere il lavoro del Cuamm, la generosità dei Ferrovieri si trasforma in un gesto concreto per il Veneto e l’emergenza di questi giorni. Coinvolgendo tutti i loro colleghi del Veneto, infatti, i Ferrovieri hanno contribuito ad acquistare un secondo respiratore per l’ospedale di Schiavonia (Pd), consegnato proprio oggi, alla presenza di Elisa De Berti, assessore regionale ai Trasporti, Domenico Scibetta, direttore generale dell’Aulss 6 Euganea, Alberto Rigo, direttore medico di Schiavonia, Fabio Baratto, primario di Anestesia e Rianimazione, Roberto Cola, primario di Chirurgia, don Dante Carraro, direttore del Cuamm, Nicola Samà e Davide Tosato, dei Ferrovieri. Uno strumento utile, in questo periodo, alla struttura che rimarrà punto di riferimento per la cura del Coronavirus come Covid Hospital, ma anche in futuro, come respiratore utilizzabile in una normale sala operatoria.

    “Questo respiratore è un macchinario unico in Italia e permette di iniettare ossigeno in modo elettronico e non manuale – a ha precisato Domenico Scibetta, direttore generale Aulss 6 Euganea -. Per questo dono ringraziamo il Cuamm e i suoi sostenitori perché è uno strumento che fa davvero la differenza tra la vita e la morte. La generosità e la solidarietà che stiamo sperimentando in questo periodo sono il vero collante della società. Ognuno di noi fa la propria parte, ma nel gesto del donare gratuitamente, senza voler nulla in cambio, ci sentiamo tutti uniti e parte di un unico tessuto sociale”.

     

    Una collaborazione, di lunga data quella tra il Cuamm e i Ferrovieri, nata lungo i binari del treno, da una semplice intuizione: il treno è un mezzo di trasporto per tutti, un mezzo che abbatte le barriere e arriva in ogni luogo. Percorrendo i binari del Veneto, un gruppo di ferrovieri decide di trovare il modo per aiutare l’Africa e inizia a raccogliere fondi per garantire i costi dei trasporti delle donne in gravidanza che non hanno la possibilità di provvedere al trasporto necessario per recarsi in ospedale a partorire. Con il tempo, l’impegno aumenta e grazie al coinvolgimento della Regione del Veneto e delle diverse Ulss, nasce il Treno della Salute che, proprio in questo periodo negli anni passati, percorreva le principali stazioni del Veneto, fornendo controlli per la salute e consigli per uno stile di vita sano ed equilibrato (L’edizione di quest’anno, sempre in collaborazione con la Regione del Veneto, è prevista per l’autunno). Proposta rivolta a tutti, a passanti, a viaggiatori, a persone meno abbienti, come attenzione speciale verso l’Italia, senza mai dimenticare l’Africa.

    Dall’Italia all’Africa, andata e ritorno. Di fronte all’emergenza che ha colpito il nostro paese in questi mesi, il Cuamm ha deciso di fare la sua parte, ma la sfida più grande rimane sempre l’Africa.Il Covid-19 è già arrivato e si sta diffondendo velocemente. I paesi africani non sono pronti ad affrontarlo, non hanno le strutture e i mezzi. A rischio, sono milioni di persone, specie i più poveri. I nostri medici e operatori sono sul campo e continuano, ogni giorno, a portare aiuto. Oggi si stanno impegnando per mettere in sicurezza tutti gli ospedali in cui operiamo e per fornire materiali di protezione al personale sanitario senza dimenticare la formazione del personale sanitario locale, in modo che possa gestire i possibili casi di Coronavirus che si presentano, e la sensibilizzazione della popolazione su abitudini e atteggiamenti da adottare.