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Casa per casa: 243 attivisti comunitari per combattere il colera

L’emergenza continua, 4.373 casi di colera confermati nei distretti di Dondo, Beira, Nhamatanda e Buzi. Bisogna fare presto per fermare l’epidemia.

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    «Ieri ho accompagnato nel loro giro Mateus e Claudia, due instancabili attivisti comunitari che operano nell’area di Munhava, un bairro molto popolato della città di Beira, che ha subito forti danni a causa del ciclone e dove si stanno registrando la maggior parte dei casi di colera. La situazione è drammatica: case distrutte, tetti scoperchiati e una grave mancanza di igiene, peggiorata dalla presenza di acqua stagnante, in cui si annidano le zanzare, vettori di malaria», racconta Giovanna De Meneghi, rappresentante paese in Mozambico che sta facendo fronte, insieme agli altri operatori dello staff Cuamm, all’emergenza ciclone in Mozambico. Gli attivisti comunitari formati sono 143 a Beira, 50 a Nhamatanda e 50 a Dondo; il loro contributo è fondamentale per prevenire e gestire le epidemie, attraverso una rete capillare di relazioni e grazie alla conoscenza del territorio in cui vivono, svolgono una importante attività di sensibilizzazione. Informano, casa per casa, famiglia per famiglia, sui sintomi del colera e hanno il compito di riconoscere i malati e riferirli ai centri sanitari e all’ospedale. Inoltre diffondono le pratiche igienico-sanitarie di base, come bere l’acqua pulita, lavarsi le mani e distribuiscono kit igienici alle famiglie. «La maggior parte delle persone con cui parliamo sono mamme che si prendono cura dei figli e della casa, mentre il marito si trova fuori per lavoro. Le donne infatti si occupano della salute della famiglia, e in senso più ampio, anche della comunità in cui vivono. Per questo le sensibilizziamo sulle buone pratiche igieniche, e consegniamo loro le pastiglie di certeza (il cloro) con cui disinfettare l’acqua per renderla potabile. Ieri abbiamo incontrato Fatima, 53 anni, vedova, con a carico un figlio sposato e 4 nipoti. Fatima ci ha visti parlare con la sua vicina e ci ha invitati in casa, un’abitazione umile con un tetto in lamiera, per ricevere informazioni utili per prendersi cura della salute della sua famiglia. Ci ha rivelato di essere sieropositiva da anni e di aver perso tutti i farmaci della terapia a causa del ciclone. Mateus e Claudia l’hanno messa a conoscenza della ripresa delle attività del centro di salute di Munhava, punto di riferimento per i pazienti affetti da HIV che seguono il trattamento per il contenimento della malattia». Continua Giovanna: «Una delle più gravi conseguenze di questa catastrofe, in termini di salute pubblica, è stata la perdita di tutti i registri e dei computer, in cui erano presenti le informazioni sui pazienti in trattamento per l’HIV e per la tubercolosi dei 4 distretti devastati dal ciclone, informazioni che solitamente venivano caricate nel sistema informativo nazionale di raccolta dati del Ministero della Salute mozambicana». Il ciclone Idai in Mozambico ha causato 1.642 feriti e 602 vittime ma si prevede che il numero sia destinato a crescere. L’effetto del ciclone è stato devastante e gli effetti continuano a farsi sentire, soprattutto tra la popolazione più povera, il Cuamm dispone di un team di 35 persone tra personale medico e staff di progetto che si trova a Beira, impegnato per dare assistenza alla popolazione.

    Grazie a quanti possono sostenerci, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.

     

    emergenza_mozambico_web2  PRIMA ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE

    1-assistenza-famiglie-sito
    Dobbiamo con massima tempestività sostenere le popolazioni colpite,assicurando beni di prima necessità per le famiglie prive di tutto, sia quelle rientrate nelle loro case, sia quelle che hanno trovato rifugio nei campi per sfollati.

    50 € Dona 1 kit di integrazione alimentare

    Il kit è per 1 mese per famiglia ed è composto da: riso, fagioli o altri legumi.

     

    emergenza_mozambico_web3 LOTTA AL COLERA E ALTRE SITUAZIONI CRITICHE

    2-Attivisti-sito
    Per prevenire e gestire le epidemie,abbiamo organizzato una rete capillare di attivisti comunitari che incontra famiglia per famiglia, sensibilizza sui sintomi del colera, riconosce i malati e li riferisce ai centri sanitari funzionanti o, se necessario, all’ospedale di Beira. Inoltre educa a bere acqua pulita,diffonde le parti che igienico-sanitarie di base (lavarsi le mani, usare stoviglie pulite) e distribuisce kit igienici.

    50 €  Assicura lo stipendio di 1 attivista

    Si intende lo stipendio di 1 mese.

    25 €  Dona 1 kit igienico

    Il kit  per 1 mese per una famiglia è composto da bacinella, sapone,salviette.

     

     emergenza_mozambico_web5 SERVIZI PER LE EMERGENZE OSTETRICHE E PEDIATRICHE

    3-trasporto-comunità-sito
    Per far fronte alla drammatica mancanza di mezzi di trasporto e supportare il sistema sanitario locale,è stato organizzato un servizio di emergenza per le 3 maternità della città e i 7 centri periferici, dotati di 6 ostetriche per   centro (3 in servizio nel centro e 3 per i turni in ambulanza) con una copertura 24 ore su 24, per riferire donne, bambini e adulti che presentano casi complicati.

    20 €  Garantisci 1 trasporto di un paziente grave

    Il trasporto dai centri sanitari all’ospedale di Beira.

    100 €  Contribuisci al costo del servizio di 1 infermiera

    Il costo del serivizio di un’infermiere è da intendersi per un mese, come integrazione mensile dello stipendio.