Al via a Bologna Il supporto all’Ufficio Immigrazione
Comincia anche a Bologna la collaborazione tra Medici con l’Africa Cuamm e l’Ufficio immigrazione della Questura per la gestione degli immigrati. Un esempio concreto di civiltà e accoglienza.

È stata presentata questa mattina a Bologna, nella sede della Questura, una nuova collaborazione tra Medici con l’Africa Cuamm, Ufficio immigrazione e Confindustria Emilia Area Centro che intende garantire un servizio di accoglienza e affiancamento agli immigrati che ogni giorno arrivano a Bologna, replicando il modello già sperimentato e attivo a Padova.
Sono circa 400 le persone che l’Ufficio Immigrazione della Questura di Bologna riceve ogni giorno. Tante le richieste dal rinnovo e il rilascio permesso di soggiorno, al foto-segnalamento, dalla domanda di protezione internazionale, alla consegna titoli di soggiorno elettronici… Una mole di lavoro enorme che richiede molto impegno, che nessuno vede, nella gestione ed evasione di centinaia di pratiche burocratiche.
«Ogni giorno, circa quattrocento persone che hanno un problema, che devono presentare la domanda per il permesso di soggiorno, che devono essere inserite nel nostro paese, che aspirano a un percorso di protezione internazionale, o semplicemente, che devono prendere informazioni sono davvero tante. Una mole di lavoro che richiede competenza e grande capacità di accoglienza e ascolto. Abbiamo bisogno di uno Stato aperto, democratico, vicino alle persone in difficoltà. Da qui l’idea di chiedere un supporto ai volontari di Medici con l’Africa Cuamm, perché, come stanno facendo a Padova, affianchino il personale dell’Ufficio immigrazione nell’accoglienza, nell’indirizzamento, nell’evasione di alcune pratiche. Il protocollo è già stato firmato, ora si tratta di avviare il servizio anche qui, dopo un primo periodo di formazione e affiancamento», ha detto il Questore Antonio Sbordone, dando il via alla conferenza stampa.
Un progetto che vede il sostegno e il coinvolgimento delle imprese del territorio, attraverso Confindustria Emilia Area Centro, come ha sottolineato la presidente Sonia Bonfiglioli: «Come Confindustria ci piace essere aperti all’altro, ci impegniamo per cercare di risolvere i problemi e trovare le soluzioni. Siamo in un mondo che cambia molto velocemente e come imprese vogliamo, e sentiamo il dovere, di cogliere questi cambiamenti, volgendoli al positivo, per rendere migliore e più accogliente la realtà in cui viviamo».
«Quello di oggi è un ulteriore e importante passo che, come Cuamm, facciamo per costruire ponti, per dare segnali concreti di accoglienza e civiltà a chi arriva nel nostro paese – ha affermato don Dante Carraro, direttore del Cuamm -. Come Medici con l’Africa Cuamm siamo onorati di dare il via a questa importante collaborazione qui a Bologna e ringrazio il questore Antonio Sbordone, la Polizia di Stato e insieme anche Confindustria Emilia Area Centro, per aver pensato a noi. Si tratta di un impegno che abbiamo già avviato e sperimentato a Padova e che porta risultati significativi. I nostri volontari, qui a Bologna, saranno impegnati in un lavoro di affiancamento e aiuto a chi arriva nel nostro paese e ha bisogno di un volto e una voce amica. Il nostro cuore e il nostro impegno sono in Africa, ma in questo modo possiamo fare la nostra parte anche qui, nel nostro paese».