Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
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A fianco dei più fragili anche a Bari

Continua il lavoro a fianco dei più vulnerabili di Cuamm Bari. Oltre alla presenza negli insediamenti informali del foggiano, è partita l’attività di screening presso il centro per il contrasto alla povertà “Area51”.

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    «Da mercoledì scorso abbiamo iniziato, in collaborazione con il CAPS Cooperativa Sociale, un nuovo progetto, questa volta all’interno della comunità barese. Ci mettiamo di fronte a chi vive ai margini attraverso un servizio di medicina di base per senza fissa dimora e migranti che trovano diversi ostacoli per accedere al sistema sanitario nazionale – ci racconta Roberta Novara, volontaria del gruppo Medici con l’Africa Cuamm Bari, medico specializzando in Malattie Infettive e Tropicali presso il Policlinico di Bari –. Durante il primo turno effettuato presso il centro diurno, “Area 51”, ho avuto la possibilità di incontrare diverse tipologie di pazienti, dalla signora barese con ipertensione stupita dalla presenza di un medico donna, a diversi senza fissa dimora con patologie legate principalmente alla loro difficile condizione sociale e alla dura vita della strada. La presenza del Cuamm e di un servizio come questo all’interno della rete di aiuto e della trama sociale della città, credo sia importante per rendere concreto il diritto fondamentale alla salute, inteso come completo benessere fisico, psichico e sociale».

    Roberta, origini siciliane, ma trapiantata a Bari, collabora con il Cuamm Bari nel progetto SU.PR.EME della Regione Puglia a fianco dei braccianti agricoli stagionali presenti negli insediamenti informali della provincia di Foggia. Ora intende continuare il suo impegno anche nel monitoraggio sanitario in questo nuovo servizio a cui il Cuamm collabora.

    «Ho deciso di avvicinarmi al Cuamm per rendere il mondo che mi circonda, in piccolo e poi in grande, migliore di come lo si è trovato, sporcandomi le mani, mettendo il cuore, l’esperienza e la professionalità acquisita con gli anni di studio al servizio del “prendersi cura”, che per me ha sempre avuto il significato profondo di amore in azione».

    Lo sportello, che si trova presso il centro polifunzionale per il contrasto alla povertà estrema “Area 51”, gestito dalla cooperativa sociale CAPS, è un punto di riferimento nella città di Bari, dove le persone più vulnerabili o in condizioni di grave marginalità possono effettuare un primo screening socio sanitario, importante per individuare precocemente potenziali fragilità o patologie e prevenirne le conseguenze. I volontari del gruppo Medici con l’Africa Cuamm Bari sono attivi dal 2015 per fornire servizi alle persone che vivono nei “ghetti”, gli insediamenti informali sorti negli anni attorno alle campagne del foggiano. Anche le limitazioni dovute alla pandemia di Covid-19, non hanno fermato le loro attività, hanno anzi acquisito per i volontari un valore ancora più profondo, per garantire il diritto alla cura, in Italia come in Africa, anche alle fasce più deboli ed emarginate della popolazione. Ora una nuova sfida accanto a chi vive nell’ ultimo miglio italiano li vede all’opera.

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