Medici con l'Africa Cuamm

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14 maggio 2020 Giornata di preghiera e digiuno

Anche Medici con l’Africa Cuamm aderisce alla proposta della “Giornata di preghiera, digiuno e carità”, voluta per il 14 maggio e invita ciascuno, in Italia e in Africa, a unirsi a questa iniziativa perché come ha ricordato Papa Francesco, “siamo sulla stessa barca” e nessuno si salva da solo.

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    Una giornata di “preghiera, digiuno e carità”, per tutte le persone, di ogni credo: è l’invito che l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana rivolge a ciascuno per il 14 maggio 2020, per invocare l’aiuto di Dio in questo momento difficile, in cui l’umanità intera si trova a combattere un nemico invisibile, che colpisce tutti, indistintamente. Una giornata voluta da leader religiosi, studiosi ed esponenti della cultura di tutto il mondo, appartenenti al mondo cristiano, musulmano ed ebraico, per promuovere gli ideali di pace e rispetto reciproco, promossa e sostenuta dallo stesso Papa Francesco.

    Anche Medici con l’Africa Cuamm aderisce alla proposta e invita ciascuno, in Italia e in Africa, a unirsi a questa iniziativa per pregare per la salute di milioni di persone nel mondo, perché come ha ricordato Papa Francesco, “siamo sulla stessa barca” e nessuno si salva da solo. Oggi più che mai il prendersi cura del fratello, giovane o anziano, vicino o lontano, deve essere la bussola che guida i passi di ciascuna persona. In Italia e soprattutto in Africa, dove il Cuamm da 70 anni si prende cura, ogni giorno, dei più poveri.

    L’Alto Comitato per la Fratellanza Umana, costituito lo scorso anno, dopo l’incontro tra Papa Francesco e il grande Imam di Al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb, che ha portato alla firma del Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, ricorda “il fondamentale ruolo dei medici e della ricerca scientifica, ma soprattutto chiede ad ogni persona, in ogni parte del mondo, a seconda della sua religione, fede o dottrina, di rivolgersi a Dio pregando, supplicando e facendo digiuno e le opere di misericordia, perché Egli elimini questa epidemia, ci salvi da questa afflizione, aiuti gli scienziati a trovare una medicina che la sconfigga, e perché Egli liberi il mondo dalle conseguenze sanitarie, economiche e umanitarie della diffusione di tale grave contagio”.

    “Stiamo invitando tutti, leader delle Chiese cristiane, responsabili delle altre religioni, istituzioni e organizzazioni internazionali; operatori ed esponenti del mondo civile, politico e religioso; rappresentanti del mondo dell’arte e della scienza; credenti e non credenti, persone di buona volontà, affinché aderiscano a questa giornata di preghiera per l’umanità. Ci siamo sentiti piccoli di fronte a un nemico sconosciuto e invisibile che ci ha messo davanti ad una sfida che ora solo insieme dobbiamo superare – ha detto il card. Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso –. Quando finirà questa crisi, saremo chiamati a ricreare e popolare spazi di fraternità, solidarietà e pace. Da questa pandemia, dovrà rinascere un uomo nuovo”.

    Protagonisti: