Medici con l'Africa Cuamm

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Grazie per esserci stati, lontani ma vicini

Carissimi, Il 7 novembre è passato. Il virus ci ha imposto di celebrare i nostri 70 anni di vita CON l’Africa in maniera diversa. Era un’incognita ma ce l’abbiamo fatta. Ci sono mancati gli sguardi e gli abbracci ma attraverso la diretta televisiva e lo streaming ci siamo riuniti insieme a dire GRAZIE per il

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    Carissimi,

    Il 7 novembre è passato. Il virus ci ha imposto di celebrare i nostri 70 anni di vita CON l’Africa in maniera diversa. Era un’incognita ma ce l’abbiamo fatta. Ci sono mancati gli sguardi e gli abbracci ma attraverso la diretta televisiva e lo streaming ci siamo riuniti insieme a dire GRAZIE per il percorso fatto e a rinnovare il nostro impegno per il tempo a venire. Ringraziamo il Signore.

    A Roma negli studi di TV 2000 che ci ha ospitati e che ringraziamo tanto, era presente solo una piccola delegazione del Cuamm. Tutti voi collegati da casa, partecipi da lontano eppur vicinissimi e cari. Mentre ero in trasmissione ho sentito forte la consapevolezza che stavamo prestando la voce a tutti voi, che tutti voi eravate là con noi. Quello che veniva raccontato, mostrato, quello che è stato ripreso da TV e giornali, insomma tutto quello era il “concentrato” di un variopinto e tenacissimo impegno quotidiano, fatto di tempo e gratuità, che ciascuno di voi porta avanti a supporto del Cuamm e a servizio delle popolazioni africane! Anche i complimenti ricevuti sono rivolti a tutti voi. Grazie davvero di cuore a ciascuno! Sia il Signore la vera ricompensa!

    Mi ha commosso la mail ricevuta da una persona amica che conosciamo ancora poco ma che si sta affezionando al Cuamm. “Confesso che per tutta la giornata, finita la diretta, mi hanno fatto dolcissima “compagnia” le parole e i volti dei tanti ospiti presenti. Ma un’immagine volevo condividere con voi. Ed è quella dei volti, a volte anche sfuocati perché collegati da casa, da un Ospedale, dall’Italia, dall’Africa, quei volti che ogni tanto si animavano alle spalle di Piero Badaloni. Perché la forza del CUAMM ho sentito essere proprio questa: il sentirsi famiglia, il sentirsi “con” anche fra di noi. Posso dire noi? Anche se purtroppo non riesco a fare ancora molto di concreto, volevo farvi sapere che “ci sono”, che mi sento “con” voi. E così vedere quei volti, incrociarne gli sguardi, i sorrisi, quasi accarezzarne gli occhi… mi ha fatto venire in mente che: “È leggero il compito quando molti si dividono la fatica” (Omero). Grazie CUAMM: grazie per quello che fai, per come lo fai, per la speranza che sai seminare nel mondo. Un abbraccio virtuale ma ugualmente grande e riconoscente a tutti voi.”

    Ecco, “è leggero il compito quando molti si dividono la fatica”. Come sapete, da mesi, siamo impegnati anche in Italia nella lotta al Coronavirus. Ma soprattutto in Africa, gli effetti del virus stanno crescendo, con un impatto devastante sulla salute di mamme e bambini. Abbiamo proposto a tutti un impegno che abbiamo chiamato “come prima, più di prima”, per sostenere le “case di attesa”, piccoli ripari vicini agli ospedali, dove le mamme si rifugiano in attesa del parto o in cerca di cibo. Molte di queste “case” vanno riabilitate con acqua pulita e latrine, va fornito cibo e garantita la possibilità di accedervi grazie ad un “voucher” per il trasporto. A tutti chiediamo di esserci vicini, anche con un aiuto concreto, come prima, più di prima.

    Vi abbraccio forte.

    D.Dante

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