Cercare soluzioni nella collaborazione con Fbo
Che ruolo coprono le congregazioni religiose e come possono supportare i sistemi sanitari davanti alle sfide presenti e future. Questi i temi al centro di un evento a Freetown, Sierra Leone.

Oggi a Freetown, Sierra Leone, abbiamo ospitato un evento dal titolo “Il ruolo delle congregazioni sanitarie cattoliche nell’affrontare le sfide sanitarie: cure gratuite versus compartecipazione nei diversi modelli di erogazione dei servizi”. L’incontro, sostenuto dalla Conrad N. Hilton Foundation, ha riunito 20 rappresentanti di 7 congregazioni sanitarie cattoliche, attori governativi e partner internazionali per riflettere su come le organizzazioni basate sulla fede (FBOs) possano continuare a svolgere un ruolo fondamentale nel rafforzamento del sistema sanitario nazionale.
In rappresentanza del Ministero della Salute, Moses Francis ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni, Ong, strutture sanitarie cattoliche e settore privato per garantire cure adeguate a tutti.
«Le istituzioni cattoliche sono un partner importante del Ministero della Salute, che ne incoraggia la presenza per assicurare cure di qualità alla popolazione, in particolare ai più emarginati nelle aree più difficili da raggiungere», ha dichiarato Moses Francis, rappresentante del Ministro della Salute.
Le congregazioni cattoliche che lavorano nel settore della salute, molte delle quali radicate in comunità remote e poco servite, rappresentano una pietra miliare del sistema sanitario della Sierra Leone. Molto spesso sono infatti loro le uniche a garantire assistenza dove c’è più bisogno e dove il sistema sanitario fatica ad arrivare.
«In quanto organizzazioni basate sulla fede impegnate a promuovere l’accesso alla salute, il nostro lavoro è guidato dai valori di equità e solidarietà: raggiungere le comunità più vulnerabili ed emarginate è la nostra missione», ha affermato suor Josephine Amara.
L’evento ha offerto ai partecipanti l’opportunità di affrontare e discutere temi tanto importanti quanto complessi, primo tra tutti come conciliare il principio delle cure gratuite—soprattutto per donne e bambini vulnerabili—con la sostenibilità, la qualità e la disponibilità di risorse, ancora estremamente limitate nel Paese. Le discussioni hanno permesso di analizzare modelli innovativi di compartecipazione ai costi che garantiscano l’accesso senza compromettere gli standard, sottolineando al contempo la necessità di una più solida collaborazione tra pubblico e privato.
Mentre la Sierra Leone continua ad affrontare sfide legate all’accesso, al finanziamento e all’equità in ambito sanitario, l’esperienza e la presenza di realtà come le congregazioni religiose rimangono indispensabili. Il loro equilibrio unico tra impegno etico, presenza radicata nel territorio e resilienza operativa rende infatti le Fbo alleati fondamentali per il raggiungimento della copertura sanitaria universale.
In questo contesto, Medici con l’Africa Cuamm ha ribadito il proprio impegno a supportare le congregazioni sanitarie di base cattolica come partner chiave per un’assistenza centrata sulla persona. Ad oggi, grazie al sostegno di donatori internazionali come la Conrad Hilton Foundation, Cuamm collabora con 150 istituzioni cattoliche in 50 Paesi africani, raggiungendo 173 strutture sanitarie con attività che spaziano dall’assistenza tecnica alla formazione e all’advocacy. Colmando il divario tra le comunità e i sistemi sanitari nazionali, le Fbo non si limitano a fornire servizi: costruiscono fiducia, promuovono la prevenzione e sostengono l’imperativo morale di prendersi cura di tutti, soprattutto dei più poveri.