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All in One contrastare il potenziale endemico in Karamoja

Un intervento integrato, in ottica One Health, per ridurre l’incidenza di malattie trasmissibili di origine animale in una regione ad alto rischio endemico.

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    In Uganda, nella regione settentrionale della Karamoja, Cuamm opera per contrastare l’insorgenza di malattie a potenziale epidemico i attraverso il progetto All in One, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato in collaborazione con Africa Mission.

    L’intervento mira a ridurre l’incidenza di malattie trasmissibili di origine animale in una regione caratterizzata da un alto rischio endemico. Una priorità per i sistemi sanitari di tutto il mondo divenuta ancora più urgente a seguito dello scoppio della pandemia di Coronavirus che ha evidenziato il legame tra la salute umana, animale e ambientale al livello globale.

    L’iniziativa è allineata con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 3, in particolare con il target 3.3, e contribuisce all’implementazione del Piano Strategico Nazionale One Health del governo ugandese a livello distrettuale. Il progetto si sviluppa principalmente nei distretti di Napak e Moroto dove, migliorando la preparazione e la capacità di risposta alle epidemie, si mira a ridurre l’incidenza delle malattie trasmissibili e a costruire sistemi sociali e sanitari più resilienti.

    All in One agisce su tre livelli – comunità, sanità e allevamento – per creare un sistema integrato di prevenzione, monitoraggio e controllo delle malattie con potenziale epidemico:

    1. Prevenzione delle infezioni a livello comunitario attraverso il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie. L’intervento mira a riabilitare 70 pozzi e a costruire 210 latrine, promuovendo l’uso consapevole di fonti d’acqua sicure e combattendo la pratica diffusa della defecazione a cielo aperto, che è la principale causa di malattie infettive tra la comunità.
    2. Miglioramento delle pratiche di controllo delle infezioni e della sorveglianza epidemiologica nei centri sanitari, intervenendo in 16 centri sanitari periferici e rafforzando i laboratori di due ospedali anche attraverso il controllo delle malattie animali e del benessere animale offrendo opportunità di formazione al personale veterinario e para-veterinario e supportando le campagne di vaccinazione del bestiame.

    Oggi, milioni di vite sono a rischio a causa di infezioni che non rispondono più ai trattamenti disponibili: è la minaccia della resistenza antimicrobica a cui siamo chiamati a rispondere con sforzi globali, per costruire sistemi sociali e sanitari più resilienti. In occasione della Settimana Mondiale di Sensibilizzazione sulla Resistenza Antimicrobica, istituita dall’Oms nel 2015, il team Cuamm in Uganda ha preso parte alle iniziative di advocacy del distretto con lo slogan “Salvaguardare la Karamoja dalla resistenza antimicrobica! Usare gli antibiotici in modo appropriato per salvare vite umane”.

    Un approccio globale “One Health”

    La resistenza antimicrobica è una questione che trascende la medicina e che si lega alla salute umana, ambientale e animale, integrandosi nella cornice di salute globale chiamata One Health. Affrontare questa sfida richiede azioni integrate che includono ricerca, formazione, prevenzione e politiche sanitarie integrate per mitigare l’impatto di una crisi che minaccia la salute pubblica.