Medici con l'Africa Cuamm

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Versi, parole, carta e matite per far vivere i sogni

“Bassù e la pulce monella” è una favola nata dalla penna di Pier Mario Giovannone, poeta e scrittore, e dai colori di Sophie Fatus, illustratrice. Li abbiamo incontrati insieme per capire qual è stato il loro percorso e cosa li ha portati da Bassù.

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    “Bassù e la pulce monella” è una favola nata dalla penna di Pier Mario Giovannone, poeta e scrittore, e dai colori di Sophie Fatus, illustratrice. Due professionisti che ormai da anni lavorano nel mondo dell’infanzia e che ci hanno portato in Africa attraverso le parole e il volto del simpatico Bassù. Li abbiamo incontrati insieme per capire qual è stato il loro percorso e cosa li ha portati da Bassù.

    Raccontaci qualcosa di te, come hai iniziato a fare questo lavoro?

    Pier Mario: Ho iniziato a fare lo scrittore di libri per l’infanzia nel 2011, prima scrivevo libri di poesie. Tutto è nato da pochi versi scritti di getto che recitavano così: “Ho visto difendersi in un tribunale un gallo incurante dell’ora legale”. Io non gli avevo dato troppa importanza, ma quando la mia compagna li ha letti mi ha suggerito di farne una storia per bambini. Non avendo famigliarità con la prosa, ho deciso di scrivere in versi e così è nato il libro “Gallo Galileo”. Ma il primo libro dell’infanzia che ho pubblicato è stato “Girotondo di elefanti”, illustrato proprio da Sophie Fatus. È stata una grande emozione ritrovarla per creare Bassù.

    Sophie: Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia di artisti a Parigi, il mio papà era architetto designer, mia mamma pittrice scultrice (e lo sono tuttora a 95 e 96 anni!). ll loro atelier era per noi figli una caverna di Ali Baba e tutti e quattro abbiamo seguito le loro orme facendo dell’arte una professione. Da piccola mi divertivo con carta, forbici e matite a costruirmi piccoli libri che disegnavo. Ho studiato poi architettura ma continuavo ad avere una passione per i colori e la fantasia, e quando mi sono trasferita a Firenze ho cominciato subito a collaborare con l’allora neonata Fatatrac, siamo in qualche modo cresciuti insieme!

    Cos’è la cosa che più ti piace del tuo lavoro di illustratrice/scrittore?

    Pier Mario: La possibilità che la scrittura ti offre di rifugiarti in uno spazio non condizionato dalle leggi che regolano la vita quotidiana e il mondo. La scrittura per me è un vero e proprio riparo.

    Sophie: La fortuna di poter sognare, trasmettere e far vivere i sogni. La realtà della nostra società non sempre è bella e condivisibile e quando – e se – riesco a trasmettere qualche messaggio positivo o a incoraggiare i più piccoli a sognare mi sento felice e forse un pochino utile.

    In questa favola Bassù ci ha accompagnato in Africa, tu sei mai stata/o in Africa o ti piacerebbe andarci?

    Pier Mario: Sono stato in Tunisia ed Egitto, ma mai nell’Africa subsahariana. Questa favola è stata un’occasione molto preziosa per approfondire la conoscenza di una realtà nuova, che finora ho solo “intuito” attraverso gli allievi della scuola dove insegno italiano L2 per stranieri, che provengono da Mali, Senegal, Nigeria e altri paesi.

    Sophie: Da ragazza sono stata in Algeria e più volte in India, ma in Africa mai. Mi piacerebbe sì, molto, adoro scoprire la ricchezza di altre culture, anche se da quando sono “grande” ho più paura di viaggiare!

    Cosa ti è piaciuto di più di questo progetto di Medici con l’Africa Cuamm?

    Pier Mario: Mi è piaciuto immergermi in un contesto che non conoscevo: quello della vita di donne e bimbi in Etiopia. Questa immersione mi ha permesso la scrittura del testo e di immedesimarmi nella voce di Bassù, protagonista e voce narrante di questa favola.

    Sophie: Mi è piaciuto scoprire una piccola parte della realtà etiope che non conoscevo, mi piace che il progetto possa essere un piccolo tassello nella sensibilizzazione verso il lavoro degli operatori di Cuamm e verso gli aiuti concreti che danno alle donne e ai bambini africani. E poi, disegnandolo e grazie al nome che gli ha dato Pier Mario, alla fine quasi mi sembrava di conoscere Bassù!

    Cosa ne pensi della musica che accompagna le avventure di Bassù creata da Jabel Kanuteh e Marco Zanotti?

    Pier Mario: L’ho apprezzata molto. E’ in sintonia con il testo. Ti prende per mano e ti accompagna sulla strada di Bassù.

    Sophie: La musica mi è piaciuta moltissimo. La melodia della colona sonora per il suo suono e la sua poesia portano subito lontano verso mondi esotici e misteriosi.

    Tra poco è la Festa della Mamma, qual è il tuo augurio per tutte le mamme del mondo?

    Pier Mario: L’augurio per tutte le mamme è di ritrovare una vicinanza con i propri figli, nello spazio fisico e nello spazio emotivo.

    Sophie: La serenità e la possibilità far crescere i loro figli in un mondo migliore

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