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TB: UNA SFIDA CHE SI AFFRONTA INSIEME

Maria Menya Nakeny, 34 anni, ha dovuto affrontare una dura sfida contro la tubercolosi in Karamoja, Uganda. Il supporto e l’impegno del team Cuamm e degli operatori locali, insieme a costanza e continuità nel trattamento, sono stati importanti alleati per vincere la sua battaglia.

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    Maria Menya Nakeny ha 34 anni ed è mamma di 6 bambini. Ha dovuto combattere contro la tubercolosi, in tre diversi stadi: tubercolosi suscettibile ai farmaci, tubercolosi multi resistente (MDR) e infine tubercolosi estensivamente resistente (XDR). Quando nel 2016 Maria ha iniziato ad accusare un forte malessere si è subito rivolta ad un guaritore tradizionale sperando di trovare una soluzione ai suoi sintomi, ma purtroppo la cura a base di erbe prescritta non faceva migliorare la sua salute. Perciò ha scelto di rivolgersi al centro di salute di Lopeei, dove dopo una serie di test, è risultata positiva alla tubercolosi.

    Nel settembre 2016 Maria ha iniziato un trattamento di sei mesi che ha interrotto quando ha cominciato a notare un miglioramento nella sua salute, ad appena tre mesi dall’inizio della cura. Il trattamento della tubercolosi richiede tempi lunghi, grande costanza e continuità e, nonostante i miglioramenti sulla salute si notino velocemente, è fondamentale portare a termine la cura per evitare ricadute. Pochi mesi dopo aver dato alla luce il suo 5° figlio Maria ha iniziato nuovamente a peggiorare.

    “Sono andata all’ospedale St. Kizito di Matany e mi è stata diagnosticata di nuovo la tubercolosi. Sono stata ricoverata per 3 settimane e successivamente trasferita nella struttura più vicina per continuare la terapia – afferma Maria -. Dopo pochi giorni sono stata richiamata e ricoverata di nuovo a Matany per 3 mesi perché sono risultata positiva alla tubercolosi MDR”.

    Per ritirare le medicine al centro di salute di Lopeei, Maria doveva camminare per oltre 4 km, sotto il sole cocente o sotto la pioggia battente durante la stagione delle piogge. Ed è proprio per questo che ha interrotto nuovamente il trattamento per oltre una settimana. Il team Cuamm, che ha seguito il caso di Maria, si è subito recato a casa sua per convincerla a riprendere la cura. Poco dopo Maria è rimasta nuovamente incinta: “Ero preoccupata di come avrei fatto a continuare le cure e del potenziale effetto sul mio bambino – spiega Maria -. Gli operatori sanitari però mi hanno rassicurata e incoraggiata a proseguire il mio percorso di cura”.

    Dopo ulteriori test Maria risulta positiva alla tubercolosi estensivamente resistente ai farmaci (XDR) e il suo trattamento viene ulteriormente cambiato per rispondere alla variazione della malattia.

    “Ho capito che la vita è molto importante e rimpiango il momento in cui avevo deciso ostinatamente di abbandonare le cure. Il team Cuamm e gli operatori sanitari si sono impegnati nel salvarmi la vita in tutti i modi, molto più di quanto non abbia fatto io per me stessa. Sono molto grata ad ognuno di loro per ciò che hanno fatto. Sono anche riuscita a comprare alcune capre e pecore di cui mi prendo cura e ora vivo felicemente con la mia famiglia”, ha concluso Maria.

    Dopo 4 anni, nel novembre 2020, Maria ha finalmente completato il suo trattamento e ha vinto la sua sfida contro la Tb. Ora si reca all’ospedale una volta al mese per le visite di controllo. È sopravvissuta grazie all’aiuto di operatori sanitari appassionati e dedicati e grazie al supporto di Medici con l’Africa Cuamm. Perciò suggerisce a tutti coloro che non si sentono bene nella sua comunità a recarsi al centro di salute anche solo per un controllo e per ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno. Incoraggia anche le persone risultate positive al test per la TB a non abbandonare il trattamento per non affrontare ciò che lei ha dovuto passare.

     

    Questa è una delle tante storie a lieto fine rese possibili anche grazie all’intervento in Karamoja per migliorare la qualità dei servizi per la diagnosi e il trattamento della tubercolosi e della tb farmacoresistente, in particolare nell’ambito dei progetti: “It’s Good Tb Free! Project to contribute to a TB Free Uganda by 2020” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nel quadro della spesa per assistenza tecnica al Fondo globale per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria e realizzato da Medici con l’Africa Cuamm in partnership con l’Università degli Studi di Milano e l’Università di Makerere, e del progetto “Supporto all’Ospedale St.Kizito di Matany e al distretto di Napak nella Regione della Karamoja” finanziato da Fondation Assistance Internationale (FAI).