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Il valore della formazione aggiornamento e confronto

Formazione on-the-job per 25 operatori sanitari a Bangui con il supporto di Unfpa: aggiornarsi è la chiave per migliorare le cure neonatali e ridurre i decessi.

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    Sessioni di formazione on-the-job possono incidere sulla qualità dei servizi offerti e migliorare gli output sanitari, dalle strutture periferiche fino all’ospedale centrale.

    Tre giorni di formazione dedicati alle urgenze neonatali sono stati organizzati a Bangui, in Repubblica centrafricana, nell’ambito di un progetto realizzato da Cuamm con il supporto di Unfpa. 25 operatori sanitari, guidati dal Professor Ngbale, Vicedirettore del reparto di Ginecologia e Ostetricia presso il CHUC (Ospedale Comunitario di Bangui) hanno partecipato alle sessioni con l’obiettivo di fornire cure di qualità al livello periferico quindi migliorare lo stato di salute dei neonati trasferiti al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico di Bangui.

    «Le conoscenze acquisite non sono del tutto nuove per me, ma la scienza evolve giorno dopo giorno quindi tenersi aggiornati è fondamentale per noi operatori sanitari, per assistere correttamente i neonati e le madri e ridurre i decessi – ha dichiarato Nzomon Dorcas, ostetrica.- Quando mi sono diplomata, ad esempio, le 56 raccomandazioni dell’Oms relative all’assistenza intrapartum non esistevano. Nel tempo è cambiato anche l’approccio alle cure cliniche, basta pensare all’ossitocina che veniva somministrata sistematicamente mentre ora sappiamo che dobbiamo limitarne l’uso».

    La formazione, realizzata nell’ambito del progetto «Accesso migliorato all’informazione e ai servizi di salute materna, neonatale e riproduttiva» è stata organizzata presso il Distretto Sanitario di Bangui II ed ha coinvolto 4 medici, 1 ginecologo, 15 ostetriche e 5 infermieri.

    «Gli argomenti trattati durante la formazione non erano nuovi per ma la formazione ha permesso di aggiornarci sulle buone pratiche e sui nuovi protocolli da seguire, come ad esempio l’esame del neonato o la ricerca di segnali di pericolo nelle madri. Occasioni di questo tipo sono per noi operatori sanitari anche un ottimo momento di scambio e confronto» ha detto Welekoi Pierre, infermiere.