Abbiamo appena presentato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa i risultati di un lavoro lungo e innovativo sugli strumenti per valutare le performance sanitarie nei paesi a basso reddito: può sembrare strano ai non addetti ai lavori, ma un sistema strutturato capace di misurare i molti fattori che incidono sulla qualità dei servizi sanitari in paesi come Etiopia o Tanzania ancora non c’era.

Sempre più valore invece assume la possibilità di fare una valutazione del lavoro che si svolge: questa permette infatti sia la verifica dell’operato sia, e soprattutto, di individuare e correggere criticità del sistema. Valutazione significa porsi delle domande e far sì che le risposte guidino verso il miglioramento, rendendo possibile offrire servizi sanitari adeguati anche in paesi poveri.

Si è trattato di un lavoro lungo di Cuamm accanto a Sant’Anna, di ricerca e sua continua verifica sul campo, il cui risultato si può vedere nel report che qui pubblichiamo. Come ha detto durante la presentazione ufficiale la Rettrice della Scuola Sant’Anna, Sabina Nuti, si è concluso un lavoro che segna un nuovo inizio.

Solo se questo insieme di indicatori troverà applicazione nella pratica sul campo potremo dirci soddisfatti, continuando a lavorare per una cooperazione di qualità.

Report Cuamm