Medici con l'Africa Cuamm

la salute è un diritto,
battersi per il suo rispetto
è un dovere
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Parole che fanno bene

Tratto da: “Parole che fanno bene”, Medici con l’Africa Cuamm, 2007 Cammino È il muoversi per raggiungere la meta. Occorre aver chiaro il traguardo e non andare alla cieca. La strada giusta non sempre è quella che può sembrare la più facile. Pensando al “nostro” cammino di oltre 50 anni di vita, abbiamo seguito un

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    Tratto da: “Parole che fanno bene”, Medici con l’Africa Cuamm, 2007

    Cammino

    È il muoversi per raggiungere la meta. Occorre aver chiaro il traguardo e non andare alla cieca. La strada giusta non sempre è quella che può sembrare la più facile. Pensando al “nostro” cammino di oltre 50 anni di vita, abbiamo seguito un percorso spesso accidentato e faticoso, perché connesso al cammino dei paesi africani, soggetti a evoluzioni quasi mai lineari e di non semplice lettura. Abbiamo cercato di prevede o accettare i cambiamenti, senza smarrire la via, agendo nel rispetto dei ritmi di chi cammina più adagio o di chi rimane seduto ai margini della strada.

    Con

    Il “con” è diverso dal “per”. Tutta la nostra storia ci ha portato a legarci all’Africa, a “sposare” l’Africa, in quanto continente dove appaiono concentrati e al massimo grado i problemi della povertà, della sofferenza, della disuguaglianza, del bisogno. Ma non è solo una questione geografica, la scelta del campo di lavoro. Il “con” indica uno stile, un metodo di lavoro, senza la differenza tra il “semplice” dare agli altri e il “condividere” con l’altro. È avere i medesimi intenti, è unire le forze, è scambio, è reciproco arricchimento.

    Complessità

    È nostra quotidiana esperienza che la vera malattia dell’Africa è la povertà. La povertà ha innumerevoli sfaccettature e i problemi che ne derivano sono enormi. Il continente africano è epicentro della povertà e delle sue tragiche conseguenze. La complessità è innegabile e sta nei contesti stessi dei paesi africani, nelle varie forme di cooperazione internazionale, nella varietà delle soluzioni proposte. Lo sforzo è di caprie la complessità e non complicarla ulteriormente, di tentare di semplificarla, senza cadere in ingenuità: ciò comporta studio, lucidità di analisi, capacità di mettere ordine e di stabilire delle priorità, individuare i punti e nodi strategici e intervenire con ferma determinazione e costanza.

    Comunicazione

    La comunicazione è fattore essenziale della convivenza umana e travalica ogni barriera e confine. È lo strumento che crea l’immagine, orienta e misura la cultura della gente, trasmette valori o li distrugge. È un mezzo indispensabile, ma non privo di rischi. Anche noi lo utilizziamo, per assolvere al dovere di fare opera di informazione e di sensibilizzazione, educare le coscienze, stimolare le istituzioni, promuovere l’etica del dono e la solidarietà, fare cultura e sollecitare iniziative di sostegno ai progetti, di aiuto all’Africa e di rendicontazione trasparente. Oggi c’è il mercato alla concorrenza, ma siamo anche nel tempo della testimonianza, da presentare con dignità, verità, per farci conoscere, far conoscere l’Africa. È un compito importante, è un servizio.

    Diritto alla salute

    Quanto è dovuto a ogni essere umano perché possa godere di uno stato di salute tale da permettergli di godere di tutti gli altri diritti. Avere accesso a servizi sanitari di qualità senza avere accesso ad acqua, cibo, educazione, casa, vestiti, rispetto, non aiuta. L’obiettivo di tutta la nostra azione in Italia e in Africa è far valere questo diritto, per tutti.

    Futuro

    Il futuro è nelle mani di Dio? noi sappiamo che Dio lascia lo spazio anche alle mani dell’uomo. In questo senso il futuro dipende da come noi lo pensiamo e vogliamo costruirlo. A volte, di fronte alle cose storte presenti ci si rifugia nell’indifferenza o nella rassegnazione. È come lasciarsi trasportare dalla corrente con il rischio della deriva. Si dice: “A che serve agitarsi? Tanto non cambia niente!”.

    È un atteggiamento negativo, di sfiducia e di pessimismo. Noi invece affermiamo che il nostro primo obiettivo è contribuire a dar rinascere interesse e speranza nel futuro dell’Africa a cui crediamo.

    L’altro

    È il “diverso” da me per la sua fisionomia, le sue caratteristiche e la sua provenienza, il suo modo di vivere. È il “simile” a me perché ha la stessa mia natura, gli stessi miei diritti fondamentali. È soprattutto la persona che soffre, che ha bisogno, a cui prestare attenzione, da amare, per coerenza, per convenzione. Diremo che l’altro, chiunque esso sia, è il fratello.

    Libertà

    Non è l’espressione banale di poter fare quello che si vuole o ci piace, è la capacità e la possibilità di scegliere, ragionando con la propria testa, non secondo la convenienza ma in basa alla verità. Amartya Sen sostiene la tesi che: “Un’istruzione di base e un’assistenza sanitaria più adeguata non solo migliorano in modo diretto la qualità della vita; esse accrescono anche la capacità di una persona di liberarsi dalla povertà”. Per i popoli è indipendenza, autonomia, possibilità di sviluppo di tutte le proprie risorse, originalità e potenzialità in ogni campo.

    Medici

    Formare e impiegare medici nel “terzo mondo” è stata l’idea ispiratrice iniziale. Il motto evangelico scelto alle origini: “Euntes curate infirmos” (Andate. Curate i malati. Mt. 10, 6-8) rimane la caratteristica costante e qualificante della nostra attività e ci fa ancora da stella polare. Essere operatori sanitari vuol dire relazionarsi con le persone, gestire il dono più prezioso dell’uomo, la salute, alleviare la sofferenza, assistere uno accanto all’altro amici e nemici, senza distinzioni, lottare contro le malattie e le loro cause, prima fra tutte le povertà. E così operare per la giustizia, la libertà, il progresso, la pace.

    Mission

    Siamo la prima organizzazione non governativa in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizziamo progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti.

    A tale scopo ci impegniamo nella formazione in Italia e in Africa delle risorse umane dedicate, nella ricerca e divulgazione scientifica in ambito tecnico di cooperazione sanitaria, nell’affermazione del diritto umano fondamentale alla salute per tutti, anche dei gruppi più marginali, diffondendo nelle istituzioni e nell’opinione pubblica i valori della solidarietà e della cooperazione tra i popoli, della giustizia e della pace.

    Ultimi

    Alcuni ultimi ci sono dappertutto, anche vicino alla porta di casa. Senza dimenticare questi, abbiamo scelto la moltitudine degli ultimi che sono lontani; li possiamo chiamare i “più ultimi”, i più poveri, i senza medico, senza cure, senza speranza.

    Umiltà

    È partecipare, non “dare”. Tu sai fare il medico e basta, senza “dara”. C’è una forma di orgoglio nel dare, bisogna dare con la stessa umiltà di chi riceve. “Devi assumere l’umiltà del mendicante quanto dai” (Simone Weil).