«E poi quel prete magro che chiamava la gente di notte: era lui il filo rosso, lui – il broker delle anime viaggianti- che aveva attraversato il tempo e di quel tempo aveva conservato memoria».

Paolo Rumiz, Il bene ostinato

 

 

 

Biografia

«Personalmente mi vedo qui un piccolo uomo davanti a uno scenario che mi impressiona e mi riempie di confusione. Io non sono un grande dell’arte, della cultura, della scienza, non sono un maestro in diritti umani per dare lezioni, posso portare la testimonianza di una storia che mi ha coinvolto profondamente, di una straordinaria avventura che continua da 60 anni»
Don Luigi Mazzucato in occasione del conferimento della laurea honoris causa, Università di Padova, 11 novembre 2010

Don Luigi Mazzucato è nato a Saccolongo (Padova) l’8 gennaio 1927. È stato ordinato sacerdote nel 1950. Nel 1955 ha conseguito la laurea in Teologia presso l’Università Gregoriana di Roma. Dal 1955 al 2008 è stato direttore e anima instancabile di Medici con l’Africa Cuamm. Quando nel settembre del 1955 fu chiamato a dirigere il Collegio Universitario degli Aspiranti Medici Missionari (Cuamm) aveva 28 anni e il Collegio ne contava appena cinque. Era nato nel dicembre 1950.

Leggi tutto

Video

Ciascuno di noi ricorda don Luigi Mazzucato a suo modo, perché si è fatto prossimo di tutti, ha condiviso con spontaneità e umanità i cammini di ciascuno. Noi lo ricordiamo così:

Vai alla galleria video

.
.
.

Foto

Una vita, quella di don Luigi Mazzucato, intrecciata per oltre 60 anni con la storia di Medici con l’Africa Cuamm. Alcune immagini ritraggono le tappe principali:

Don Luigi in Africa

Sfoglia gli altri album fotografici

.
.

Parole che fanno bene

Nel 2007 "giocavamo" con le lettere del nostro nome, Medici con l'Africa Cuamm, per proporre parole che offrissero un criterio di interpretazione di una vicenda umana, unica e coinvolgente. Quelle che seguono sono le parole interpretate da don Luigi Mazzucato, "parole che fanno bene" per far risuonare ovunque possibile la voce dell'Africa, che ancora oggi non ha voce.

Cammino

È il muoversi per raggiungere la meta. Occorre aver chiaro il traguardo e non andare alla cieca. La strada giusta non sempre è quella che può sembrare la più facile. Pensando al “nostro” cammino di oltre 50 anni di vita, abbiamo seguito un percorso spesso accidentato e faticoso, perché connesso al cammino dei paesi africani, soggetti a evoluzioni quasi mai lineari e di non semplice lettura. Abbiamo cercato di prevede o accettare i cambiamenti, senza smarrire la via, agendo nel rispetto dei ritmi di chi cammina più adagio o di chi rimane seduto ai margini della strada.

Ultimi

Alcuni ultimi ci sono dappertutto, anche vicino alla porta di casa. Senza dimenticare questi, abbiamo scelto la moltitudine degli ultimi che sono lontani; li possiamo chiamare i “più ultimi”, i più poveri, i senza medico, senza cure, senza speranza.

Libertà

Non è l’espressione banale di poter fare quello che si vuole o ci piace, è la capacità e la possibilità di scegliere, ragionando con la propria testa, non secondo la convenienza ma in basa alla verità. Amartya Sen sostiene la tesi che: “Un’istruzione di base e un’assistenza sanitaria più adeguata non solo migliorano in modo diretto la qualità della vita; esse accrescono anche la capacità di una persona di liberarsi dalla povertà”. Per i popoli è indipendenza, autonomia, possibilità di sviluppo di tutte le proprie risorse, originalità e potenzialità in ogni campo.

Leggi tutto

Tratto da: "Parole che fanno bene", Medici con l'Africa Cuamm, 2007

 

«"Abbiamo vissuto momenti di ristrettezza e angustie finanziarie tali da togliere il sonno” ho letto in una relazione del 2008 a firma di don Luigi. E ancora: “Non ci siamo mai lasciati trascinare nelle nostre scelte dai soldi facili, seguendo il principio ‘poveri ma liberi’ e, pur faticando a cercare le necessarie soluzioni, non è mai venuta meno la fiducia che la Provvidenza prima o poi sarebbe intervenuta"».

Paolo Rumiz, Il bene ostinato

 

 

Discorsi

Uomo di grande statura intellettuale, don Luigi Mazzucato ci lascia scritti straordinariamente capaci di conciliare profezia e realismo; questa ne è solo una piccola selezione:

.
.
.

«… mi parlò di don Luigi Mazzucato, l’uomo che tutto sa senza darlo a vedere, e tutto dispone senza dar l’impressione di decidere. È lui lo stratega della Grande Armada dei Medici con l’Africa. Nell’antico palazzo di via San Francesco, a Padova, c’è una macchina organizzativa formidabile: tutto è predisposto per farla andare avanti, ma la scelta degli uomini, del tempo e del luogo, spetta a lui. Al suo istinto. Anche ora che la direzione è passata a don Dante – medico cardiologo diventato prete a trentatré anni-, don Luigi è capace di cercarti nei momenti più strani, soprattutto la sera, dopo cena, per ricordarti una data, esporre un bisogno, ringraziare. Tutte le grandi “chiamate” del Cuamm, quelle che ti cambiano la vita, arrivano a quell’ora. E non hai mai molto tempo per decidere. Del tipo: hai due giorni per accettare. Praticamente un ultimatum».

Paolo Rumiz, Il bene ostinato

 

 

Dicono di lui

Don Luigi: sotto quel nero, un ARCOBALENO
di don Dante Carraro
tratto da:  I quattro venti, notiziario del CUAMM – Medici con l’Africa, giugno 2000

Posso raccontare proprio questo: sotto quell’immancabile vestito nero, accompagnato dall’altrettanto inconfondibile berretto (ovviamente nero), c’è la scoperta, quotidiana e riconoscente, di un arcobaleno, colori armoniosi e intensi di una personalità ricca e piena di vita.

Leggi tutto

Leggi anche:

Consulta la rassegna stampa dedicata al ricordo di Don Luigi

Vai alla pagina dedicata al ricordo sui social network

Il progetto

Per onorare la memoria di don Luigi Mazzucato con un gesto a favore dell’Africa, puoi sostenere il nostro nuovo impegno per le mamme e i bambini in cura presso il Princess Christian Maternity Hospital di Freetown, Sierra Leone.

Vai alla scheda per approfondire il progetto.