Senza mollare la presa dal volante, Kamal si gira verso i sedili posteriori del Toyota e urla qualcosa nella mia direzione. Il rumore del motore su di giri mi impedisce di capire cosa dice, ma lo posso immaginare benissimo: ogni volta si lamenta perché lo costringo ad avventurarsi lungo strade che anche una moto faticherebbe a percorrere.
