Sono diverse le opportunità di formazione per studenti o neolaureati in Ostetricia per trascorre un periodo in uno degli ospedali dove opera il Cuamm.
Sono diverse le opportunità di formazione per studenti o neolaureati in Ostetricia per trascorre un periodo in uno degli ospedali dove opera il Cuamm.
Essere “con” l’Africa indica uno stile, un metodo di lavoro, segna la differenza tra il “semplice” dare agli altri e il “condividere” con l’altro. E’ avere i medesimi intenti e unire le forze, è scambio e reciproco arricchimento.
«Formare personale sanitario nei e dei paesi poveri è – ed è sempre stata – una delle funzioni più importanti del Cuamm».
Maurizio Murru, “La strada per l’Africa”
Da quindici anni gli specializzandi in Medicina di tutta Italia possono passare un periodo della propria specializzazione in Africa, grazie al progetto Junior Project Officer di Medici con l’Africa Cuamm.
Venerdì 20 ottobre a Vicenza l’evento di presentazione del libro “La strada per l’Africa”, dedicato ad Anacleto dal Lago, idealista pragmatico ed apripista dei medici Cuamm in Africa.
Domani a Padova l’evento di presentazione del libro “La strada per l’Africa”, dedicato ad Anacleto dal lago, idealista pragmatico ed apripista dei medici Cuamm in Africa. Da oggi online su Repubblica.it la web serie “Ciao mamma, vado in Africa”: dedicata ai giovani che scelgono di partire per l’Africa.
Antonella Lanotte, 29 anni, originaria di Barletta e specializzanda in Medicina d’urgenza all’Università di Modena e Reggio Emilia, è partita domenica 6 marzo per Wolisso, in Etiopia, dove lavorerà all’interno dell’ospedale San Luca, per formarsi e dare il suo contributo anche nella gestione delle emergenze ostetriche e pediatriche.
Annalisa Dolcet ha 32 anni. Il suo sogno è diventare medico e si sta specializzando presso la Clinica Chirurgica 1 dell’Università di Padova, diretta dal professor Donato Nitti. Grazie a una collaborazione che Medici con l’Africa Cuamm ha avviato con 18 università in tutta Italia, i giovani specializzandi possono trascorrere un periodo di 6 mesi di formazione teorico-pratica in Africa, inseriti nel progetto Junior Project Officer: un modo per prepararsi per un futuro impegno in cooperazione sanitaria internazionale, ma soprattutto, per affrontare le sfide della salute globale nel proprio paese.
La specializzanda Simonetta Masaro racconta la sua esperienza di giovane medico che non ha avuto paura di inseguire il sogno che l’ha portata l0ntano, in Uganda per 6 mesi. La sua storia è raccontata anche da Mario Calabresi nel libro “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”
Anna Maria Gnoni, specializzanda in Igiene e medicina preventiva, di San Pietro al Natisone (Udine) è appena rientrata da Luanda, in Angola, dove ha trascorso sei mesi grazie al progetto JPO (Junior Project Officer) di Medici con l’Africa Cuamm. Ci racconta cosa si porta a casa, in Italia, dell’esperienza appena vissuta.
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