Siamo vicini a padre Christian Carlassare e preghiamo per lui e per la popolazione di Rumbek, come egli stesso ha chiesto. I nostri medici sono subito intervenuti per prestargli soccorso.

Siamo vicini a padre Christian Carlassare e preghiamo per lui e per la popolazione di Rumbek, come egli stesso ha chiesto. I nostri medici sono subito intervenuti per prestargli soccorso.
In questo momento difficile, in Italia e in Africa, dobbiamo coltivare la fiducia del cuore e la tenacia dell’operare!
Ecco i risultati dell’intervento, realizzato in consorzio con OVCI La Nostra Famiglia e Fondazione AVSI, in ambito sanitario, nutrizionale, di inclusione sociale e di protezione della popolazione sfollata e residente in ex Lakes State e nell’area di Juba.
Don Dante Carraro: «Dall’Uganda una lezione di umanità. Si dice “aiutiamoli a casa loro”, allora facciamolo davvero, altrimenti sono solo slogan»
Buone notizie giungono dall’Etiopia: lo stato di emergenza, dichiarato a febbraio, è stato sospeso con due mesi di anticipo. Ora speriamo abbia inizio una nuova fase per il paese. Preoccupante invece è la situazione nel Nord del Mozambico a causa di attacchi alla popolazione locale.
Da Rhino Camp, in Uganda, la storia di una giovane madre e del suo bambino, rimasti soli fuori dal Sud Sudan, alle prese con una nuova vita nel campo rifugiati.
Si è tenuto ieri, 11 aprile 2018, a Roma, al Casino dell’Aurora Pallavicini, l’evento Emergenza Sud Sudan”: un’occasione per richiamare l’attenzione sulla situazione del Sud Sudan e su una drammatica emergenza, perché non sia dimenticata e per ricordare l’immane sofferenza di donne e bambini.
Medici con l’Africa Cuamm, impegnato in Sud Sudan a sostegno di 5 ospedali e 150 strutture sanitarie periferiche, con oltre 1.000 operatori sul campo tra staff locale e internazionale, aderisce all’appello di Papa Francesco in segno di vicinanza e solidarietà verso la popolazione sud sudanese che tanto sta soffrendo a causa della fame e degli scontri interni.
Da Nyal, in Sud Sudan, il racconto del nostro medico Giovanni Dall’Oglio, responsabile dell’intervento sanitario per le persone in fuga dagli scontri e dalla fame nelle paludi.
È difficile per noi, in Italia, capire fino in fondo cosa significa “morire di fame”. Ma proviamo per un attimo a immedesimarci in quelle donne che arrivano agli ospedali di Yirol e Cueibet o al centro di salute di Maper, con i loro bimbi malnutriti, piccoli che magari hanno 1 anno e pesano 5-6 kg! E non riesco a rimanere indifferente.
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