Il Mozambico in rosa per la salute femminile
Un fine settimana all’insegna della salute femminile per ribadire con forza l’importanza della prevenzione nel contrasto al cancro del collo dell’utero e della mammella.
“Proteggere le donne è proteggere il futuro: prevenire oggi, per salvare vite domani!”
Lo slogan dell’ottobre rosa in Mozambico ha risuonato da Beira a Quelimane in un fine settimana dedicato alla sensibilizzazione per il cancro al seno e al collo dell’utero. I nostri team sul campo, hanno collaborato con autorità locali e partner per due giornate ricche di attività. Un modo per riunire la cittadinanza, educare ai temi della prevenzione e offrire screening gratuiti a donne e giovani ragazze.
A Quelimane, nella provincia di Zambézia, il Dipartimento Provinciale della Salute ha organizzato un momento di confronto nell’Università di Licungo, dove partecipanti – tra cui studenti, docenti e professionisti sanitari – hanno discusso fattori di rischio, segnali d’allarme, prevenzione e percorsi di cura.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di alto livello, tra cui la moglie del governatore della provincia e del distretto, dirigenti universitari e autorità sanitarie locali. Nel corso della giornata, grazie al coinvolgimento di esperti sanitari, sono stati offerti momenti di educazione e sensibilizzazione in cui è stata sottolineata l’importanza della prevenzione come responsabilità collettiva.
A Beira, una marea rosa ha invaso le strade della città. Donne e uomini hanno infatti camminato insieme verso la fiera di salute. Uno spazio dedicato interamente al benessere: sessioni di aerobica, screening gratuiti, spettacoli teatrali e dialoghi comunitari hanno coinvolto l’intera cittadinanza.
L’ottobre rosa è un momento di sensibilizzazione che vuole sottolineare l’importanza della prevenzione e della diagnosi per una guarigione completa. Sensibilizzando sui fattori di rischio, incoraggiando controlli regolari come le mammografie e promuovendo un dialogo aperto che abbatta paure e stigmi, possiamo aiutare ogni donna a prendersi cura della propria salute. Questi sforzi diventano particolarmente essenziali nei contesti più vulnerabili e con risorse limitate, dove l’accesso tempestivo alle cure può fare la differenza per molte donne.
Le attività realizzate in occasione del mese della prevenzione sono parte del progetto sulle malattie non trasmissibili (NCDs) che stiamo realizzando in partenariato con Aifo e Acap – Sant’Egidio, con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
È infatti proprio la prevenzione il fulcro di questa nuova iniziativa, che si pone in continuità con l’esperienza precedente, realizzata sempre con il supporto di AICS. L’obiettivo è ora quello di consolidare i progressi ottenuti, ampliando l’impatto nelle province di Maputo, Sofala e Zambézia. L’intervento punta a rafforzare la risposta del sistema sanitario mozambicano alle malattie non trasmissibili – come ipertensione, diabete e cancro alla cervice – principali cause di morbilità, disabilità e mortalità nel Paese.
L’ impegno coinvolge oggi 20 unità sanitarie, di cui 14 già beneficiarie della precedente fase a cui se ne sono aggiunte 6, oltre a tre ospedali che servono da strutture di riferimento per la gestione dei casi più complessi. Le attività si concentrano sul miglioramento dell’accesso a servizi di prevenzione, diagnosi e cura di qualità, potenziando le risorse umane e materiali, riducendo le barriere architettoniche e garantendo la continuità delle cure. Allo stesso tempo, il progetto intende rafforzare la capacità del Ministero della Salute del Mozambico (MISAU) nella sorveglianza epidemiologica e nel monitoraggio delle NCDs, contribuendo a migliorare la raccolta e l’uso dei dati per orientare le politiche sanitarie nazionali.