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Tutti devono poter crescere sani

In Namibe, a sud dell’Angola, il Cuamm è impegnato in interventi di contrasto alla malnutrizione. Anche attraverso campagne di sensibilizzazione che coinvolgono artisti locali.

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    Da qualche settimana sulla parete esterna del centro di salute di Cainde c’è un grande disegno colorato con una scritta azzurra che dice “Mamme e papà, tutti in famiglia devono mangiare la giusta porzione di cibo per crescere in salute”. Siamo in un piccolo municipio nella provincia di Namibe, a sud dell’Angola. Realizzato da artisti locali, il mural ritrae una donna mentre tiene in braccio un neonato e attorno a lei il resto della sua famiglia: due uomini e due bimbi. Tutti hanno la propria porzione di cibo: funje (piatto tipico a base di farina di mais), pollo e verdura. Nella realtà, però, questo accade di rado tra le comunità rurali del Namibe, dove alle tradizioni culturali si aggiunge la difficoltà di reperire cibo a causa della siccità che rende le terre aride e incoltivabili.

    Qui, ancor più che altrove, diventa fondamentale l’attività di sensibilizzazione sull’educazione alimentare, che passa anche attraverso un mural dai colori accesi. Ma è ugualmente fondamentale riuscire a raggiungere i gruppi più isolati per identificare i casi di malnutrizione, prendersene cura e supportare i centri di salute con la fornitura di kit necessari ai bambini in trattamento. È quello che facciamo ogni giorno, con i nostri partner locali, per garantire la sicurezza alimentare delle comunità e, soprattutto, una crescita sana per i più piccoli.

    L’intervento del Cuamm

    Promuovere la sicurezza alimentare nella provincia del Namibe è uno degli obiettivi che il Cuamm, insieme a FEC e Caritas Angola, ha portato avanti negli ultimi due anni con attività di screening e sensibilizzazione al livello comunitario ma anche attraverso il supporto alle strutture sanitarie del municipio di Virei. Da quando è stato avviato il progetto, nel dicembre 2022, 140 brigate mobili hanno raggiunto le comunità nomadi e seminomadi di ben nove località offrendo screening nutrizionali e facilitando l’avvio del programma terapeutico per pazienti con malnutrizione acuta severa e moderata.

    Nell’ambito dell’intervento, 10 unità sanitarie sono state supportate attraverso la fornitura mensile di kit alimentari per i piccoli con malnutrizione, ma anche per le donne incinte o in allattamento in condizione di fragilità. Campagne di educazione sono state organizzate in diversi momenti in scuole e posti di salute per sensibilizzare la popolazione sui temi dell’alimentazione, allattamento, malnutrizione, importanza di vaccini e igiene anche ricorrendo a dimostrazioni culinarie offerte nei due comuni di Virei e Cainde. Per dare forza ai messaggi e raggiungere un ancor più ampio numero di persone, i temi sono stati anche cantati dall’artista locale Sanduaya, in una canzone diffusa nelle scuole, nei centri di salute e in altri luoghi di aggregazione. In una zona così sensibile agli effetti di secche prolungate, riconoscere l’interdipendenza tra crisi ambientale e salute è necessario per poter dare una risposta sostenibile nel tempo ed efficace. In questa ottica, diventa quindi fondamentale avvicinare i servizi sanitari alle popolazioni locali attraverso strategie di outreach, come quella delle cliniche mobili.