Medici con l'Africa Cuamm

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Etiopia Instabilità in South Omo

Scontri e instabilità in South Omo, ultima frontiera aperta da Medici con l’Africa Cuamm in Etiopia, lanciano un’allerta sulla situazione e sul procedere dell’intervento.

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    Notizie di instabilità e insicurezza giungono dall’Etiopia, dal distretto di Hamar, in South Omo, dove gli spostamenti sono rischiosi a causa di scontri tra la polizia e alcuni gruppi della zona.

    «Il tutto è nato da scontri tra clan per il controllo delle aree di pascolo, sfociati poi in atti violenti che la polizia non ha saputo gestire con efficacia – dice Serena Menozzi, responsabile dei progetti di Medici con l’Africa Cuamm in Etiopia -. Da questi fatti si è creata una situazione di forte e cronica tensione tra le forze di polizia e gli abitanti dell’area che ha condotto all’uccisione di 7 membri della polizia locale a gennaio scorso. Negli ultimi due mesi, la situazione sembrava sotto controllo (è arrivato anche un contingente militare a controllare la zona), ma l’altro giorno è accaduto un fatto violento: l’uccisione di un insegnante da parte di alcuni giovani armati a Dimeka». E riprende: «Come Cuamm abbiamo un ufficio a Jinka, dove risiede il nostro staff locale (Project Manager, segretaria e autista). Qui non ci sono problemi e la situazione è tranquilla, ma l’unica strada che collega Jinka ai centri di salute, in cui opera il Cuamm, passa proprio per Dimeka. L’impegno subirà di certo dei rallentamenti».

    Leggi l’intervento di Medici con l’Africa Cuamm nella zona

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