Medici con l'Africa Cuamm

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Annual Meeting 2017 Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni

Al Teatro della Luna di Assago (MI) l’11 novembre 2017 si è svolto l’Annual Meeting e abbiamo rinnovato il nostro impegno a fare di più e meglio con l’Africa alla presenza di ospiti, volontari e sostenitori di Medici con l’Africa Cuamm.

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    Fare di più e meglio, con l’Africa

    Il rendiconto del primo anno di progetto: 55.209 parti assistiti, 2.410 bambini malnutriti gravi trattati e 17.167 malnutriti cronici seguiti in 7 paesi africani. Con Mario Draghi e Paolo Gentiloni tanti volontari e ospiti speciali per fare il punto sul programma, ma anche sulle sfide che aspettano l’Italia nei prossimi anni.

    Milano, 11 novembre 2017 – Si è tenuto al Teatro della Luna di Assago, Milano, l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm, per affrontare il tema delle sfide per la salute di mamme e bambini in Africa. Il momento per fare il punto, alla presenza di molti dei volontari e dei sostenitori del Cuamm, sul primo anno di attività del programma “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni”, che nei prossimi anni in Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda vuole garantire a 320.000 mamme il diritto al parto assistito e l’assistenza nutrizionale per loro e per i loro figli nei primi due anni di vita dei bambini.

    I medici impegnati in Africa hanno portato il racconto della loro esperienza sul campo: dal Sud Sudan piegato dall’emergenza fame dove opera Giovanni Dall’Oglio, alle sfide in Sierra Leone, dove ha lavorato Alberto Rigolli, per ripartire dopo Ebola, puntando proprio sulla salute di mamme e bambini. Ma c’è stato spazio anche per l’impegno in Italia, negli insediamenti del foggiano in Puglia, a fianco dei migranti o tra gli sfollati per il terremoto ad Arquata del Tronto.

    Ospiti speciali, per una riflessione sulle sfide che riguardano l’Italia e l’Europa nel prossimo futuro, il Presidente della BCE Mario Draghi e il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Insieme a loro l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini, Mariella Enoc, Romano Prodi e il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, oltre ad amici e testimoni che hanno visto e raccontato tante storie di impegno “con l’Africa”: Niccolò Fabi, Paolo RumizGian Antonio Stella, Stefania Chiale e Beppe Severgnini.

    Le foto dell’evento sono disponibili qui.

    L’evento è stato trasmesso in diretta nazionale da Tv2000 ed è disponibile in streaming.

    Francesco Di Gennaro e Renato La Forgia medici Cuamm di Bari, insieme a Paolo Rumiz giornalista de La Repubblica portano una testimonianza sulla situazione dei migranti nei campi di Puglia e sugli interventi minimi di assistenza che stanno realizzando in collaborazione con altre realtà locali.

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    Sempre più giovani decidono di dire “Ciao mamma vado in Africa”.  Federica Chiale, specializzanda rientrata dalla Tanzania  racconto come l’Africa ha cambiato la sua vita e il suo modo di essere medico. Una storia che è diventata un importante servizio su 7 Corriere, settimanale del Corriere della Sera, a firma di Stefania Chiale, sua sorella giornalista: una scelta incoraggiata dal direttore Beppe Severgnini, per promuovere il talento dei giovani e insieme, l’apertura sul mondo.

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    L’arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini ha sottolineato che: «La logica del bene è nel gesto minimo che tiene in piedi la storia.

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    Come lavora dentro di noi, cosa muove il confronto con situazioni continue di emergenza e bisogno? Lo fa intuire potentemente Alberto Rigolli di rientro da un anno all’ospedale di Freetown, capitale della Sierra Leone, impegnato nell’assistenza di mamme e bambini, nella dura lotta, contro la mortalità materna e infantile.

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    Neema Lazaro esperta comunitaria in Tanzania porta con fierezza il racconto di quanto di concreto ogni giorno è possibile fare lavorando con le comunità per promuovere un cambiamento di stili di vita e migliorare la condizione dei bambini malnutriti, acuti e cronici.

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    Giovanni Putoto, responsabile della programmazione Cuamm, analizza le ragioni e la logica  dell’allargamento del programma Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni.

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    Fabio Manenti, responsabile progetti del Cuamm, documenta con rigore il consuntivo del primo anno di attività di “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni”.  Risultati straordinari, costruiti dal lavoro silenzioso di tanti operatori, giorno dopo giorno : in 12 mesi abbiamo garantito 55.209 parti assistiti e sottoposto 17.167 bambini sotto i 5 anni a controllo nutrizionale.

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    La durezza delle guerra e il dolore delle sue vittime più vulnerabili: donne e bambini, L’instabilità della guerra, l’insicurezza, l’emergenza fame, nel testimonianza toccante di Giovanni Dall’Oglio, medico di sanità pubblica che ci guida in questo viaggio lasciando intravvedere una speranza, la possibilità di portare un po’ di sollievo, assistenza e cure fin nelle paludi di Nyal, in Sud Sudan. Con l’ostinazione che viene dalla nostra missione verso gli ultimi.

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    Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera, colloca il problema degli sfollati e dei profughi dal Sud Sudan nel più ampio scenario delle migrazioni mondiali: un processo irreversibile con il quale è indispensabile confrontarsi, come lui ha fatto visitando il campo profughi in cui opera Medici con l’Africa  Cuamm a Gambella, in Etiopia.

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    “Per tutti questi anni abbiamo visto un vero e proprio massacro di errori politici nel continente africano. In un’Africa ancora fragile bisogna entrarci con sapienza e tutti dobbiamo cercare di sostenersi a vicenda nell’aiutare l’Africa, abbandonando il passato colonialista e guardando il futuro”. L’appello appassionato del Professor Romano Prodi, Presidente Fondazione per la collaborazione tra i popoli.

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    MARIO DRAGHI – Presidente della Banca Centrale Europea

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    «Le testimonianze di oggi mi hanno colpito per la loro forza e sono l’espressione di una presenza diretta, non mediata. Decine di centinaia di migliaia di vite dipendono da quello che fanno i medici del Cuamm: la forza di queste esperienze ti strappa dal quotidiano, mostra la vocazione intrinseca negli esseri umani a fare del bene. Negli anni ’80 io ho rappresentato l’Italia nella Banca Mondiale: sono stati anni di grande sforzo per la cooperazione, ma anche di grandi sprechi, che hanno portato a un crollo di questo sforzo e alla sensazione di un abisso incolmabile. Queste testimonianze però dimostrano che hanno torto gli economisti che dicono che gli aiuti alla crescita non servono: ha torto chi si scoraggia. Cito proprio don Dante Carraro, che diceva che quello che fa la differenza è la passione e la dedizione. La forza delle cose in cui crediamo cambia la realtà, e come se la cambia!».

    PAOLO GENTILONI – Presidente del Consiglio dei Ministri

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    «Grazie a tutti voi per quello che fate  e per l’esempio che date, che fa bene all’Italia, oltre che a voi. Per la mia generazione l’Africa è stato prima un continente perduto, poi di speranza, con i suoi grandi tassi di crescita, ma oggi dobbiamo avere l’onestà di riconoscere che quelle speranze sono in bilico. Non è vero che l’Africa ce la sta facendo da sola, ma è vero che ce la può fare: questo dipende anche dalle nostre scelte e dall’impegno dell’Europa. In anni di crisi, abbiamo raddoppiato i nostri aiuti, ma si può fare anche molto di più. Per noi la stabilità del continente è strategica: l’Italia è l’unico paese che ha una politica decente nei confronti dei flussi migratori. Quando il presidente della Commissione europea Juncker dice che su questo l’Italia ha salvato l’onore dell’Europa noi siamo orgogliosi di essere italiani. Non alziamo muri e non chiudiamo porti, ma lavoriamo per sottrarre i flussi ai criminali».

     

    DON DANTE CARRARO – Direttore Medici con l’Africa Cuamm

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    «Non siamo qui per autocelebrarci, ma perché ci interessa davvero dire a tutti che crediamo e vogliamo bene a questo continente umiliato. I giovani ci chiedono di aiutarli a rimanere lì e noi oggi dobbiamo tutti fare di più e meglio, con l’Africa. Avere il coraggio di credere che è possibile cambiare, dare una spinta a un continente che la sta cercando. L’Africa è un bivio costante tra dramma ed energia esplosiva, un’energia che ti anima e ti porta dentro».

     

    PRIMA LE MAMME E I BAMBINI. 1000 DI QUESTI GIORNI

    È un programma realizzato in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Compagnia di San Paolo, grazie anche al sostegno di tanti donatori grandi e piccoli.

    L’evento è stato realizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri.

    Media partner:Tv2000, Buone Notizie / Corriere della Sera, Avvenire, Corriere del Veneto, Milano Sette, Chiesa Tv, Radio Marconi, Il Segno, Chiesa di Milano.

    Leggi la RASSEGNA STAMPA.

    Medici con l’Africa Cuamm è membro di Link 2007 – Cooperazione in Rete.