Medici con l'Africa Cuamm

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In Est Europa

Con il cuore in Africa, allo scoppio di una guerra alle porte di casa, Medici con l’Africa Cuamm si è reso disponibile a portare il suo aiuto in Ucraina. Invio di farmaci, di equipaggiamenti e di materiale di consumo per le strutture sanitarie; distribuzione di generi alimentari, di beni di prima necessità e di attrezzature per combattere il freddo, oltre al sostegno psicologico ai più fragili. Sono questi i principali fronti dell’impegno. E insieme, l’intervento interessa anche la Moldavia, con l’invio di personale sanitario in 2 centri di accoglienza per profughi, e la Polonia con la formazione nel “Punti blu” di Unicef. Una solidarietà che coinvolge molti e va oltre i confini.

IN UCRAINA

La guerra scoppiata a febbraio 2022 non accenna a cessare. Distruzione, violenza e atrocità sono sotto gli occhi di tutti, ogni giorno. Si contano circa 5 milioni di sfollati e 8 milioni di rifugiati. Da un primo impegno focalizzato sulla città di Chernivsti, al confine con la Romania, in stretta collaborazione con l’associazione locale VRB, l’intervento del Cuamm si estende oggi a 42 ospedali in 9 diversi Oblast e consiste nel fornire un supporto logistico-sanitario capillare distribuendo farmaci, materiale sanitario, kit medici, cibo e beni di prima necessità, oltre che tende, abbigliamento e materiale per ripararsi dal freddo inverno. E ancora, è stato avviato un supporto psicologico per la popolazione colpita così duramente. La fornitura di 4 ambulanze per il riferimento dei pazienti negli ospedali e le cliniche mobili portano inoltre un grande aiuto al sistema sanitario. Un lavoro reso possibile dai volontari di VRB, che riescono a distribuire il materiale fino alle zone più a rischio, e grazie al sostegno di istituzioni e imprese come Aics, Ocha, Unicef, Uhf, Caritas, Regione del Veneto, Gilead, insieme a moltissimi cittadini privati che non hanno fatto mancare il loro aiuto.

IN MOLDAVIA

La Moldavia è un paese già molto fragile di per sé e fatica a dare risposte adeguate ai tanti profughi che arrivano dalla vicina Ucraina. Il lavoro del Cuamm, in accordo con il Ministero della salute e l’Oms, si concentra in 2 centri di accoglienza a Chisinau, la capitale, che ospitano oltre 300 rifugiati. Grazie a una staffetta di medici e infermieri che si alternano dall’Italia, si effettuano visite di base, anche con cliniche mobili e si distribuiscono farmaci, specialmente per malati cronici.

 

IN POLONIA

Degli 8 milioni di profughi ucraini che si sono riversati nei paesi europei, oltre 1 milione e mezzo ha chiesto asilo in Polonia. Qui il Cuamm ha proposto dei momenti formativi per i volontari Unicef dei “Punti blu” allestiti a Varsavia, Cracovia e Przemysl. Una formazione intensiva che ha visto 100 operatori approfondire argomenti in ambito di assistenza psicologica, sanitaria e legale.

 

CON I RIFUGIATI IN ITALIA 

Partito da Padova, allo scoppio della guerra, con un sostegno offerto ai ragazzi ucraini accolti e ospitati nel Seminario Minore di Rubano, in collaborazione con la Diocesi, il lavoro del Cuamm continua anche nella città del Santo. Qui un gruppo di volontari, ogni giorno, offre supporto logistico e aiuto allo Sportello immigrazione della Questura che, proprio in seguito allo scoppio della guerra, ha registrato un aumento delle richieste e degli accessi, registrando nell’ultimo periodo un maggior numero di richieste proprio da ucraini. In circa un anno, 6.800 ore di volontariato donate per rispondere a 22.000 richieste da immigrati.

 

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