Premiato il Cuamm durante la Conferenza sulla Maternità Sicura
Medici con l’Africa Cuamm è stato premiato come miglior partner attuatore di supporto per le attività di maternità sicura nella fornitura di servizi in Uganda.

Il Cuamm ha ottenuto un importante risultato, in occasione della Seconda Conferenza Nazionale sulla Maternità Sicura: tre giorni di confronto e di dibattito sui temi chiave riguardanti la salute materno-infantile e gli sforzi per ridurre la mortalità da cause prevenibili, in particolare l’emorragia post-partum, che rimane una delle principali cause di mortalità materna nel Paese.
«Il riconoscimento del Cuamm – spiega Peter Lochoro, rappresentante Paese di Medici con l’Africa Cuamm in Uganda – è molto incoraggiante per il nostro personale. Questo premio dice molto: primo, che il nostro lavoro è visibile e tangibile per la popolazione, anche se ci soffermiamo più a farlo che a renderlo evidente; secondo, che la nostra strategia e i nostri programmi funzionano; terzo, che il Cuamm sta consolidando la sua posizione come organizzazione di servizi sanitari per mamme e bambini nell’ultimo miglio; infine, che siamo in grado di affrontare sfide ancora più grandi per migliorare la salute delle comunità, soprattutto nelle aree più remote e fragili. Mi congratulo con l’équipe per le attività ben svolte e ringrazio le istituzioni e i nostri donatori che hanno reso possibile tutto questo: l’Ambasciata d’Irlanda, Unicef, Fondazione Elma, le fondazioni bancarie italiane, in un contesto di supporto da parte del Ministero della Salute e dei governi locali distrettuali».
Il sostegno del Cuamm a mamme e bambini si realizza attraverso l’implementazione di una serie di progetti, rafforzando conoscenze e competenze degli operatori sanitari attraverso il tutoraggio, cooperando con le unità di assistenza neonatale. Il Cuamm si impegna anche per coordinare i campi chirurgici per la trasmissione di competenze, la fornitura di attrezzature, il servizio di trasporto in ambulanza e i sistemi di voucher per consentire alle mamme di raggiungere le strutture sanitarie.