Sud Sudan: dove studiare è come vincere la lotteria
Theresa ha 23 anni, è una giovane donna Sud Sudanese che sta studiando a Rumbek per diventare ostetrica. Ma ha rischiato di non riuscirci. «Improvvisamente i miei desideri non contavano più nulla. Qualcun’altro voleva scegliere per me».

«Improvvisamente i miei desideri non contavano più nulla, non potevo più decidere se continuare a studiare o no. Qualcun’altro voleva scegliere per me». Theresa, 23 anni, oggi è una studentessa di ostetricia presso il Rumbek Health Institute in Sud Sudan. Tra un anno sarà un’ostetrica professionista, in un paese dove 1.223 donne muoiono ogni 100.000 nati vivi a causa di complicazioni legate alla gravidanza.
Ma il suo percorso per arrivare qui è stata una corsa a ostacoli. Accedere alla scuola e proseguire gli studi in Sud Sudan è un privilegio e una questione di fortuna, specialmente per le ragazze. Theresa Nyariak Maror ha dovuto affrontare una serie di difficoltà per completare gli studi e poter accedere alla scuola di ostetricia. Da bambina, mentre frequentava la scuola primaria, amava studiare: i suoi voti erano buoni e suo zio, che si prendeva cura di lei, era felice di sostenerla. Poi, a causa di un incidente, lo zio muore e improvvisamente la vita di Theresa cambia. È costretta ad abbandonare il suo villaggio e la scuola, nello Stato di Warrap, per trasferirsi lontano, dove altri membri della famiglia si sarebbero presi cura di lei.
«Nessuno aveva mai osato chiedermi di occuparmi del bestiame quando mio zio era vivo, ma un anno dopo la sua morte, quella era la mia unica opportunità – ha raccontato Theresa –. Non riuscivo a capirne il motivo. Non volevo accettare quella decisione, non potevo tollerare che altri decidessero per me».
Abbandonare la scuola per dedicarsi alle faccende domestiche, incluso il bestiame, è il destino di molte ragazze in Sud Sudan. Accade spesso quando il capo famiglia muore e qualcun altro deve prendersi carico di loro. L’istruzione, quindi, diventa una spesa per la famiglia e smette di essere una priorità. In questa condizione, le ragazze possono fare ben poco per affermare il proprio diritto all’istruzione e all’educazione. Ne sono, spesso, escluse a causa di fattori quali povertà, matrimoni precoci e tradizioni culturali e religiose.
«Le ragazze in Sud Sudan sanno che il loro diritto all’istruzione è una questione di fortuna – spiega Magdalen Awor, ostetrica e tutor del Cuamm a Rumbek –. Dipende totalmente dalla volontà degli uomini che hanno il controllo su di loro e trovare un uomo che riconosca il valore dell’istruzione è come vincere alla lotteria».
Nonostante le difficoltà, Theresa si ritiene fortunata. Ha dovuto sposare un uomo che non conosceva, ma è stata incoraggiata a riprendere gli studi e oggi è determinata ad ottenere il diploma di ostetricia presso la Scuola di Rumbek. L’istituto, supportato da Medici con l’Africa Cuamm dal 2020, ogni anno forma circa 20 professionisti sanitari anche grazie alle borse di studio garantite proprio dal Cuamm. Ogni storia di formazione, in questo contesto, è una storia di speranza, un piccolo mattone, un’opportunità di sviluppo per il proprio paese, per la nazione più giovane e più povera del mondo.