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Nuove competenze nel lavoro di cura

Al centro dell’ultima formazione di Cuamm all’Ospedale Pediatrico di Bangui l’ecografia trasfrontanellare, un “nuovo” strumento con cui lo staff locale si è subito messo alla prova passando così dalla teoria alla pratica.

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    La Repubblica Centrafricana continua ad avere una situazione interna fragile, particolarmente instabile in alcune aree, collocandosi al 188 posto su 191 per Indice di Sviluppo Umano. Secondo stime Ocha 2024, 2.8 milioni di persone necessitano di assistenza ma il sistema sanitario è estremamente debole, con personale sanitario poco qualificato ma soprattutto non in quantità sufficiente per coprire i bisogni della popolazione.

    Il Paese registra solamente un medico ogni 50.000 abitanti e un infermiere ogni 20.000 abitanti (Oms 2021). Per questo presso il Complexe Hospitalier Universitaire Pédiatrique di Bangui (CHUPB) è stata promossa un’attenzione specifica sull’ecografia transfontanellare, uno strumento diagnostico importante che si può utilizzare nei bambini che arrivavano in pronto soccorso in situazioni critiche: è l’ecografia nei bambini con fontanella aperta. La formazione che vi si è svolta era mirata a far apprendere e migliorare l’utilizzo di questa nuova metodica diagnostica. Investire nella formazione e nel rafforzamento delle competenze è essenziale in contesti fragili per affrontare le sfide di una sanità a risorse limitate e per garantire servizi di salute essenziale alla popolazione, in particolare a neonati e bambini. Ma poi la formazione entra nella pratica del lavoro quotidiano di cura? Questa era la domanda che ci si poneva.

    «Un episodio dell’ultimo giorno è stato per me particolarmente significativo di quanto i colleghi si siano fatti coinvolgere. La notte precedente, la dottoressa Carine aveva ricevuto tre gemellini pretermine, di cui la più piccola di 760 gr morta prima che lei riuscisse a farle un’ecografia», racconta Alessandra Ometto, pediatra e neonatologa che ha tenuto il corso al CHUPB.

    «A fine corso abbiamo appuntamento per un’ultima lezione pratica, prima della consegna dei certificati di frequenza da parte mia e del Professor Gody, Direttore dell’Ospedale. Al mio arrivo, Carine mi dice che ha eseguito alla piccola l’ecografia transfontanellare post mortem perché voleva capire – espressione importante – se la sua morte fosse stata determinata da un problema cerebrale acuto, non fermandosi solo al fatto che la gemellina fosse l’ultima nata e di peso bassissimo. Aveva registrato l’intero esame nell’apparecchio e chiedeva di visionarlo insieme, a suo parere la bambina aveva avuto una emorragia cerebrale acuta di terzo grado, il massimo. Così, rivediamo tutti insieme la sua registrazione e l’esame, ben eseguito, l’aveva portata a formulare la diagnosi corretta. Tutto questo era avvenuto di sua iniziativa senza il mio intervento, nemmeno di appoggio o incitazione. Questo per me è un risultato importante che dà ragione di una formazione intesa a coinvolgerli in prima persona, incuriosirli, appassionarli. Perciò, se ci sarà una prossima formazione, per la quale io sarò sempre disponibile, la immagino non più un corso confezionato da me, ma una condivisione e supervisione dei loro casi e delle ecografie, dove apprendano sempre più a integrare la diagnostica per immagini con la clinica” sottolinea Alessandra.

    Le attività di rafforzamento delle competenze e delle capacità, così come la formazione pratica degli operatori sanitari presso il CHUPB si inserisce nell’ambito dell’intervento “Sostegno all’assistenza pediatrica e nutrizionale, alla resilienza e alla governance del CHUPB”, finanziato dall’Unione Europea e implementato con Azione contro la fame (ACF).

    I contenuti sono di sola responsabilità di Medici con l’Africa Cuamm e non riflettono necessariamente la visione dell’Unione Europea.