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Malnutrizione quando conoscere può salvare una vita

Patricia, 2 anni, soffriva di malnutrizione. Diagnosi e terapie sono state possibili anche grazie all’attività di sensibilizzazione nelle comunità rurali in Tanzania.

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    Secondo dati Unicef, Oms e Banca Mondiale in Tanzania il 30,6% di bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica, mentre il 3,3% di malnutrizione acuta. Tra loro c’è anche Patricia che qualche mese fa è stata ricoverata al Dodoma Regional Referral Hospital, che Cuamm supporta dal 2022.

    Ha 2 anni e mezzo e viene dal villaggio di Chiwondo, distretto di Chamwino. È arrivata in ospedale insieme alla zia perché la sua mamma ha un altro bambino piccolo di cui prendersi cura. Dopo un paio di settimane di ricovero, Patricia è stata dimessa. Una volta tornata a casa avrebbe dovuto prendere più volte al giorno, per diverse settimane, il plumpynut, un alimento terapeutico importantissimo per la riabilitazione nutrizionale fatto di pasta di arachidi arricchita con proteine e sali minerali.

    Vicino al villaggio di Chiwondo si trova il centro di salute di Dabalo, dove opera il Cuamm e dove la famiglia di Patricia avrebbe dovuto recuperare il plumpynut necessario per permetterle di riprendersi al meglio. Ma qualcosa non è andato nel verso giusto e Patricia non l’ha mai ricevuto.

    Per fortuna un’altra zia di Patricia, Brighita, andando a trovare la famiglia si è accorta subito che la piccola non stava bene. Così ha deciso di portarla al centro di salute di Dabalo, dove le è stata diagnosticata una malnutrizione acuta e grave (SAM) per la quale è stata ricoverata. Brigitha ha capito subito che era necessario rivolgersi a del personale medico per salvare la vita di Patricia. Da diverso tempo, infatti, la zia della piccola partecipa ai Village Health and Nutrition Days (VHND), giornate dedicate alla salute e alla nutrizione che includono attività di sensibilizzazione comunitaria sulla malnutrizione infantile, durante le quali Cuamm fornisce informazioni utili su come riconoscere un caso di malnutrizione, a chi rivolgersi e come affrontare le terapie necessarie a casa.

     

    È anche grazie a questi momenti, resi possibili con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e Fondazione Zanetti nell’ambito del progetto “Diverse Food System: Miglioramento della nutrizione col supporto ad un sistema alimentare diversificato e sostenibile”, che Patricia ora sta molto meglio. Dopo le cure al centro salute di Dabalo, infatti, la bimba è tornata di nuovo a casa e ha concluso le cure con il plumpynut.

    Si supporta il Governo tanzano nell’attuazione dei piani strategici nazionali sulla nutrizione, cercando di contribuire al miglioramento della qualità dei servizi nell’area di Dodoma, in particolare per la gestione dei casi di malnutrizione severa acuta (SAM).Inoltre, si promuove l’integrazione della componente di early childhood development (ECD), con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo fisico e cognitivo del bambino, stimolando l’interazione con la comunità e il gioco, anche attraverso la costruzione di giocattoli fatti con materiali locali.