Le illustrazioni di “Letture d’Africa”, il Calendario di Medici con l’Africa Cuamm 2023, hanno fatto il giro del mondo. Il progetto nato per celebrare e far conoscere la ricchezza della letteratura africana, oltre a diffondersi in Italia in tante iniziative di sensibilizzazione e supporto, ha avuto un’evoluzione imprevista. Merito delle tavole di Andrea Mongia ispirate a una selezione di titoli e autori della letteratura africana che hanno conquistato l’interesse di pubblici lontani, dagli Stati Uniti all’Africa stessa. Ad un anno dalla sua pubblicazione ripercorriamo le tappe del suo fortunato percorso.

La medaglia d’oro della Society of Illustrators di New York

Con il progetto “Letture d’Africa. Interpretazioni d’autore dal continente”, realizzato come Calendario 2023 di Medici con l’Africa Cuamm, Andrea Mongia ha vinto la Medaglia d’oro della Society of Illustrators di New York nella categoria Istituzionale. Si tratta di un riconoscimento importante: la missione della Society of Illustrators è promuovere l’arte dell’illustrazione, farne conoscere la storia e le evoluzioni, attraverso mostre, conferenze e formazione, per contribuire con le opere dei suoi membri al benessere della comunità in generale. Fondata nel 1901, la Society of Illustrators è la più antica organizzazione senza scopo di lucro dedicata all’arte dell’illustrazione in America.

La collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura in Africa: Dakar e Nairobi

Il progetto è stato poi trasformato in una vera e propria mostra grazie alla collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura (IIC) di Dakar e Nairobi. Gli Istituti sono luoghi di incontro e dialogo per intellettuali e artisti, per gli italiani all’estero, dipendenti direttamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A marzo, è stata inaugurata la mostra “Letture d’Africa” nella sede dell’Istituto di Dakar, dove alle 12 tavole originali è stato aggiunto un omaggio al Senegal e a uno dei suoi autori più brillanti: una illustrazione dedicata al romanzo “La plus secrète mémoire des hommes” di Mohamed Mbougar Sarr, primo scrittore dell’Africa subsahariana a ricevere il prestigioso Prix Goncourt nel 2021.Nell’ambito della Saison Sèche du Partcours, l’IIC ha poi presentato la mostra, durante l’estate, presso la galleria “Reg’arts sur Mbao“ in collaborazione con Diwane G Management e Lvia dove è stata occasione di un programma di attività creative per i giovani: un laboratorio di disegno per bambini, uno di scrittura per la stampa e uno dedicato alle opere letterarie.

In autunno, “Letture d’Africa” è stata ospite dell’Istituto di Cultura di Nairobi, in Kenya, dove si è arricchita di un’ulteriore tavola inedita dedicata allo scrittore keniano Binyavanga Wainaina e ad una delle sue opere più conosciute, One Day I Will Write About This Place. Qui la mostra è stata presentata in anteprima al Macondo Literary Festival, per essere poi inaugurata ufficialmente presso la Noir Gallery. A gennaio 2024 è prevista un’ulteriore tappa dell’esposizione nella città di Malindi. “Questa mostra è un invito all’approfondimento – ha spiegato Elena Gallenca, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura – da una parte rende giustizia ad una forma espressiva spesso relegata in secondo piano, come quella delle illustrazioni, dall’altra lega 13 opere ad altrettanti capolavori letterari che vale la pena scoprire o riscoprire”.

In Collezione Farnesina

Due tavole del progetto originale, “Ballata d’amore al vento” e “Americanah” dedicate alle opere di Paulina Chiziane e Chimamanda Ngozi Adichie, sono state selezionate per l’ingresso in Collezione Farnesina, a Roma. Si tratta di una raccolta di oltre 600 opere d’arte italiana, dal primo Novecento ad oggi, concesse da artisti, musei, archivi, fondazioni e altre istituzioni. La raccolta rappresenta da oltre 20 anni non solo un’importante vetrina del panorama artistico contemporaneo italiano, ma anche uno strumento fondamentale di promozione culturale.

«Illustrare il calendario Cuamm 2023, Letture d’Africa, è stato, artisticamente parlando, un percorso di crescita ma anche una bellissima sfida – racconta Andrea Mongia –. Dover trasformare 12 titoli molto complessi e diversi fra loro, di autori africani, in immagini attinenti al testo e allo stesso tempo piacevoli, non era un’impresa facile. Però, sin dal primo momento in cui mi è stato proposto, la voglia di fare del mio meglio per vincere questa sfida è stata il mio vero motore, perché ho capito che per una volta avrei contribuito, con il mio lavoro, ad aiutare concretamente le persone. L’unione di questi due aspetti ha trasformato il progetto in un’avventura, oltre che bellissima, molto fortunata. Si sono create nuove amicizie, connessioni umane tra persone e mondi diversi, in cui le immagini, universali per loro natura, sono diventante in qualche modo ambasciatrici di un messaggio che non ha confini e che riguarda tutti noi».

Le opere selezionate per la Collezione Farnesina: “Ballata d’amore al vento” e “Americanah”.