Medici con l'Africa Cuamm

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L’ambasciatore Donnelly incontra il Cuamm nel foggiano

Medici con l’Africa Cuamm e Regione Puglia potenziano i servizi di assistenza sanitaria alle comunità migranti e rifugiate della provincia di Foggia grazie ai fondi del programma americano “Julia Taft”

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    Oggi e domani, l’ambasciatore americano presso la Santa Sede, Joe Donnelly, si trova in Puglia, in visita nelle periferie del foggiano e per una serie di incontri istituzionali, insieme al Cuamm. Continua ormai da anni l’impegno di Medici con l’Africa Cuamm Bari al fianco della Regione Puglia per garantire cure mediche e assistenza sanitaria alle comunità rifugiate e migranti della provincia di Foggia che, da oggi, potranno usufruire di un servizio di supporto psicologico grazie al fondo Julia Taft del Dipartimento di Stato dell’Ambasciata americana presso la Santa Sede.

    «La nostra ambasciata è onorata di sostenere l’attività fondamentale di Cuamm nel campo della salute mentale, che mette in contatto questa popolazione migrante altamente vulnerabile con i servizi locali di salute mentale e di risposta alla violenza di genere – ha dichiarato l’Ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede Joe Donnelly – Sono molto felice di poter vedere in prima persona l’impatto del lavoro del Cuamm e di poter contribuire ad ampliare la portata della sua assistenza».

    5.000 persone, in particolar modo donne e lavoratori agricoli delle comunità migranti e rifugiate della provincia di Foggia, avranno accesso ad un servizio di supporto psicologico offerto a bordo della clinica mobile di Medici con l’Africa Cuamm. Il servizio, che prevede il coinvolgimento di agenti comunitari sul campo, mediatori culturali e professionisti del sistema sanitario nazionale, va ad aggiungersi a quelli che, già da anni, Medici con l’Africa Cuamm garantisce nella provincia del foggiano dove le comunità migranti e rifugiate vivono in condizioni igienico-sanitarie precarie, senza acqua corrente né elettricità, lontano dai servizi alla persona e in condizione di estrema marginalizzazione sociale.

    Dal 2015, grazie ad un accordo siglato con la Regione Puglia, Medici con l’Africa Cuamm interviene nella popolosa area di Borgo Mezzanone (Fg) dove un’equipe multidisciplinare offre servizi sanitari di base e specialistici a bordo di una clinica mobile. Tra questi: screening e presa in carico di malattie infettive per HIV e HCV, visite mediche di base e ginecologiche, ma anche servizi di mediazione culturale e attività di educazione su temi legati alla salute, in un’ottica di inclusione nel sistema sanitario regionale.

    Dall’inizio dell’attività, la clinica mobile di Medici con l’Africa Cuamm ha effettuato circa 4.000 visite alle comunità migranti stanziate nelle campagne del foggiano garantendo assistenza medica e servizi sanitari a oltre 3.000 persone.

    «Come Medici con l’Africa Cuamm Bari siamo molto onorati della visita dell’ambasciatore americano presso la Santa Sede – ha affermato il dott. Renato La Forgia, presidente del Gruppo Bari -. Essa rappresenta un riconoscimento importante per un impegno che ormai da otto anni portiamo avanti nella regione della Capitanata per dare un supporto sanitario ai migranti che vivono in quelle zone. Un segno dell’interesse che la comunità internazionale rivolge al Cuamm e al suo lavoro qui, insieme all’Università di Bari e alla Regione Puglia. Noi facciamo parte di quel braccio operativo che fa una lotta al caporalato, quindi alle ingiustizie sociali che anche nella nostra regione costringono i lavoratori a paghe misere e li impegnano in lunghissime ore lavorative, soprattutto, nel periodo estivo. Questa visita, che si aggiunge al riconoscimento ricevuto da parte dell’Oms lo scorso anno (che segnalava l’assistenza sanitaria fornita dal Cuamm negli insediamenti informali come best practice) motiva e rinforza il lavoro svolto dai nostri volontari per la salute dei più emarginati, qui in Italia».

    Istituito nel 2000, dal Dipartimento di Stato, il Fondo Julia Taft fornisce ogni anno sovvenzioni fino a 25.000 dollari per progetto per rispondere alle difficoltà dei governi nella gestione delle popolazioni migranti e rifugiate. Nello specifico, i fondi sono destinati ad organizzazioni non governative (ONG), nazionali o locali, impegnate in iniziative dedicate ai temi dell’educazione, della salute, dell’assistenza legale e dell’inclusione dei gruppi vulnerabili.

    «Grazie a questo prezioso contributo e alla partnership che da diversi anni portiamo avanti con il governo americano, si può dare continuità ad un intervento che rappresenta un segno concreto per le popolazioni marginalizzate. Cuamm si spende a favore dei più fragili in Italia così come in Africa, nell’ultimo miglio dei servizi sanitari garantendo l’accesso a cure di qualità in particolare per donne e bambini», afferma Andrea Atzori, Responsabile relazioni internazionali Medici con l’Africa Cuamm.