Medici con l'Africa Cuamm

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La storia di 400 cartoncini e un filo rosso

Partiti da Padova, transitati per la cucina di un gruppo di donne speciali, sostenitrici e amiche del Cuamm, e arrivati in tutti gli autobus della CTT (Compagnia Toscana Trasporti) di Pisa.

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    Questa è la storia di 400 cartoncini e un filo rosso. Partiti da Padova, transitati per la cucina di un gruppo di donne speciali, sostenitrici e amiche del Cuamm, e arrivati in tutti gli autobus della CTT (Compagnia Toscana Trasporti) di Pisa.
    Comincia tutto martedì 1 ottobre 2019, o forse no, la storia comincia con un vero e proprio “C’era un volta, nel lontano 1950, un medico di Padova che ha creduto in una grande e nuova impresa: il CUAMM”… e così attraverso quasi 70 anni di storia africana e italiana, Medici con l’Africa Cuamm ancora continua a spendersi ogni giorno, in Africa, e anche un pochino qui in Italia, per la salute delle popolazioni più bisognose. Così di anno in anno, di mano in mano, questa lungo filo è arrivato fino a noi, fino a Pisa dove, grazie alla tenacia del Gruppo di appoggio del Cuamm e alla disponibilità di Riccardo Nannipieri, responsabile della comunicazione CTT Nord, si pone l’obiettivo di diffondere un messaggio chiaro e semplice #lostessofuturo. «Da martedì 1 a martedì 8 ottobre: il filo rosso ha volteggiato alla grande, collegando vite, sospinto dall’entusiasmo, dalla creatività, dalla volontà e dalla disponibilità di tante persone: segno tangibile di tante speranze possibili – racconta Linda Graziadei del Gruppo di Pisa –. Dopo il “sì” di CTT, ci siamo organizzati in modo molto rapido e coordinato: abbiamo richiesto alla sede di Padova i cartoncini necessari, ci siamo incontrati a casa di una nostra volontaria e li abbiamo confezionati con il filo rosso, perché si potessero appendere negli autobus.Infine, martedì 8 ottobre li abbiamo consegnati».
    E conclude: «Il filo rosso, non si ferma qui, continua a farsi strada e a collegare vite. Davanti alla classica macchinetta del caffè durante la pausa aziendale, con alcuni colleghi, si è ancora parlato del Cuamm, del suo impegno in Africa, dell’Annual Meeting del prossimo 9 novembre, si sono anche scattate alcune foto abbiamo persino realizzato un breve video per ribadire, in modo ancora più forte, #lostessofuturo».
    Ma di quale futuro parliamo? «Quello negato a tante mamme e bambini dell’Africa; un futuro che siamo impegnati a costruire ogni giorno sul campo. Esiste un’Africa che vive, che crede, che si spende con dignità e fierezza. Ed è l’Africa a cui vogliamo dare voce mobilitandoci tutti intorno all’hastag #lostessofuturo e ritrovandoci insieme a Firenze il prossimo 9 novembre», spiega don Dante Carraro, direttore del Cuamm.

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