Insieme, per una salute più equa e inclusiva in Sud Sudan
Avviato in Sud Sudan un nuovo progetto per rispondere ai bisogni essenziali di salute e nutrizione della popolazione locale e sfollata.

Rispondere ai bisogni essenziali di salute e nutrizione della popolazione locale e sfollata in Sud Sudan: è questo il principale obiettivo del “Progetto di resilienza e inclusione per la salute e il miglioramento delle condizioni di vita di donne, bambini e persone con disabilità negli Stati dei Laghi e di Warrap”.Avviato l’1 aprile 2025, l’intervento di 12 mesi, finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, è implementato da Medici con l’Africa Cuamm in consorzio con Amref Health Africa ETS e CBM Italia ETS.
L’impatto degli eventi climatici, che alternano forti inondazioni e periodi di siccità, la persistente insicurezza interna e gli effetti della guerra nel confinante Sudan, stanno rendendo il Sud Sudan, e le condizioni di vita della popolazione, ancora più fragili. Secondo gli ultimi dati (novembre 2024) dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (OIM) e l’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), gli sfollati interni in Sud Sudan sono 1.844.914. Unicef stima che 7,7 milioni di persone nel Paese, il 57% della popolazione, siano a rischio di grave insicurezza alimentare destinata a peggiorare ulteriormente nella stagione tra aprile e luglio. Sono 2,1 milioni, i bambini sotto i 5 anni che si prevede soffriranno di malnutrizione acuta moderata o severa entro luglio 2025 e 1,1 milioni, le donne incinte o in allattamento. Questo non fa che aggravare le già precarie condizioni di salute della popolazione: OCHA ritiene che siano 6.3 milioni coloro che necessitano di interventi umanitari in ambito sanitario, non essendoci un sistema sufficientemente strutturato per assicurare assistenza di base e di emergenza in modo regolare.
L’intervento mira a garantire innanzitutto un accesso equo e inclusivo a servizi di salute di qualità, in particolare per mamme e bambini. Quattro gli ospedali coinvolti: nello Stato dei Laghi, l’Ospedale Statale di Rumbek e l’Ospedale della Contea di Yirol con le rispettive aree di utenza; nello Stato di Warrap, l’Ospedale della Contea di Tonji e l’Ospedale di Marial Lou. Si supporterà il buon funzionamento dei servizi e dei reparti materno-infantili, assicurando la fornitura di farmaci, materiali di consumo e attrezzature, e garantendo la ristrutturazione e manutenzione delle infrastrutture dedicate. Il progetto inoltre si propone di rafforzare e sostenere il sistema di riferimento per le emergenze ed urgenze ostetriche e pediatriche.Si investirà sulla formazione e sul supporto del personale esistente, accompagnato da un team tecnico qualificato che possa facilitare l’efficacia e la continuità dei servizi, oltre che una valutazione periodica della qualità degli stessi. Un’attenzione particolare verrà dedicata alla formazione sulla prevenzione, individuazione precoce e gestione delle disabilità fisiche e cognitive nell’assistenza materna e neonatale.
Persone con disabilità, donne e bambini saranno anche al centro di un insieme di attività pensate per migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale dei gruppi più vulnerabili, al fine di promuoverne la resilienza. Nello Stato dei Laghi, con la collaborazione dell’Ong locale African Development Aid (ADA), si promuove la realizzazione di sessioni di educazione nutrizionale e dimostrazioni di cucina presso i servizi prenatali. La sensibilizzazione verrà ulteriormente rafforzata dalla creazione di gruppi di supporto per le mamme, strutture comunitarie di auto aiuto, spazi per la condivisione di informazioni e consigli tra donne, incluse donne con disabilità. Questi stessi gruppi sanno coinvolti nella creazione di orti comunitari e nella formazione su buone pratiche agricole sostenibili, promuovendo così la resilienza socio-economica femminile.
Un mosaico di attività che dimostra quanto la cooperazione e la sinergia tra i partner siano fondamentali per garantire un futuro più equo e inclusivo per tutti.